Federica: la leggenda alata che solca il cielo capitolino

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ROMICS 2017. Molti si divertivano a giocare (ore e ore intere) ai bellissimi giochi di Satoshi Tajiri, giochi che: dalla prima alla seconda generazione dei Pokemon hanno generato delle storie epiche, illuminando conseguentemente lo sguardo di innumerevoli giocatori. Tra i tanti pokemon che si sono intravisti nella seconda versione: Pokemon Oro, Pokemon Argento e Pokemon Cristallo, quelli che son immediatamente saltati agli occhi erano quelli leggendari: Houou, l’uccello dalle piume fatte di un giallo e rosso acceso, capace di generare devastanti incendi e sul quale pende una favola che sa di idilliaco. Raikou, la besta leggendaria basata sul Raiju, un’animale mitologico nipponico basato su luce e fuoco, che può avere la forma di un gatto. Entei, la bestia leggendaria di tipo fuoco basata su un altro animale mitologico nipponico: Barong. Suicune, la bestia leggendaria di tipo acqua basata sull’animale mitologico simile ad una chimera: Qilin. E in ultimo, ma non per importanza, il bellissimo Lugia, l’uccello mitologico che ci ha donato una irrinunciabile sensazione di immenso e che si ispira alla divinità nipponica: Watatsumi, signore dei mari e delle creature acquatiche.

A impersonare (in una versione femminile ed umanizzata) l’ultimo pokemon leggendario che abbiamo precedentemente citato, vi è una sensazionale Federica Maurizi. Una ragazza romana dotata di uno sguardo magnetico, appartenente a quella generazione di giocatori nintendo, che non si è lasciata sfuggire l’occasione di impersonare un pokemon unico nel suo genere.

Lugia ha da sempre caratterizzato la serie Pokemon di quel tempo ed è l’immagine tipica di coloro che hanno avuto la fortuna di giocarci. Tuttavia, la venere capitolina non si è limitata soltanto a riprodurre fedelmente questa maestosa creatura, ma ha anche scatenato il suo estro artistico messo a nudo da PH del calibro di: Silvia Brutti, Lukas Comix, Giada Pernarella, Steve Beretta e dagli abiti di Verconica Sperandio. I disegni del volto, i colori cosi chiari che fanno da contrasto allo scuro makeup, i tratti così delineati e allo stesso tempo generosi, consacrano Federica come il Lugia italiano.

 

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