Andrea: alla ricerca dei Doni della Morte

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Fate spazio ad un vero e proprio mago, entusiasta per ogni lavoro da lui prodotto e capace di creare dei veri e propri prodigi, avvicinandosi così tanto agli originali da non essere quasi distinguibile.

Non poteva mancare nel suo curriculum un vero mago, celebre come Harry Potter, per poi passare ad un’ altra creazione della Rowling, Newt Scamander, per continuare con l’Hobbit Bilbo Baggins, Nathan Drake e Jacob Frye.

Nelle foto di Andrea Anelli Photographer,  Mario Buonanno, Paul Scio, Francesco Donati, Vittorio Bignone PH, Stefano Paniccia, Francesco Caelestis, Piennephotography vediamo ritratto questo mago di nome Andrea Antonelli.

Largo, dunque, a chi ha fatto delle sue performance dei veri e propri capolavori d’arte, rendendo emozionante ogni suo incontro con il pubblico che non può fare altro se non ammirare i suoi Cosplay.

Benvenuti su “Mankey News” e ringraziamo Andrea Antonelliper averci concesso questa intervista. ^o^ Parliamo un po’ di Cosplay, come ti sei avvvicinato a questo fantastico mondo?
«
Grazie a voi per questa opportunità! Giuro solennemente di non avere buone intenzioni! Dunque, sono stato introdotto nel mondo del Cosplay nell’ottobre 2014 da un amico della mia stessa città, che aveva già qualche anno di esperienza di fiere ed eventi e si trovava già in un gruppo di cosplayer a tema “Signore degli Anelli”. Lui mi invitò a provare questa esperienza entrando direttamente a far parte di questa compagnia, quella che poi sarebbe diventato “TERRA DI MEZZO Cosplayers”. Era un periodo in cui avevo bisogno di nuovi stimoli e quindi mi convinsi a provare. Iniziai la mia avventura nel mondo del Cosplay scegliendo di impersonare i panni di Bilbo Baggins dalla trilogia de “Lo Hobbit”».

Parliamo del tuo Cosplay Di Harry Potter, cosa ti ha spinto a questa scelta?
«Sono sempre stato un fan di quella stupenda saga e quei film, quei personaggi non sono stati, per me, una banale rappresentazione cinematografica o letteraria ma mi hanno accompagnato fin da piccolo e mi hanno permesso di sentirmi un po’ magico in un mondo, ahimè, babbano. Al di là della componente interessante o attrattiva che la magia del cinema può regalarti, la saga di Harry Potter tratta tematiche molto belle tra le quali l’amicizia e il non arrendersi mai, e queste due cose, insieme a molte altre, mi sono molto care. Il fatto di non accettare che la serie fosse finita (ancora oggi guardo spesso gli ultimi minuti dell’ultimo film) mi ha spinto a omaggiarla attraverso il Cosplay».

Visitando la tua pagina è impossibile non notare la tua propensione per i personaggi descritti dalla Rowling. Quale ti rispecchia di più?
«Harry e la sua componente Grifondoro. Non si tratta di una questione di somiglianza ma di alcuni aspetti che lo riguardano: è una persona che lotta e non si arrende, tiene molto agli amici e arriva anche a sacrificarsi per loro, è coraggioso, audace e ha un animo nobile».

Normalmente cosa ti porta a scegliere il personaggio su cui elaborare il Cosplay?
«Deve colpirmi in qualche modo! Che sia il costume, un qualcosa che compie, un aspetto psicologico… e poi naturalmente devo sentirlo affine per poterlo interpretare nel migliore dei modi».

Quali sono gli step che ti portano dalla scelta alla creazione di un tuo lavoro?
«Dopo aver trovato un personaggio che mi piace, studio il modo in cui potermi occupare di varie cose: costume, interpretazione e coerenza. Generalmente la problematica ricorrente è proprio la realizzazione del costume, sia per una questione monetaria che per la difficoltà nel reperire i materiali o nella realizzazione. Se riesco a trovare un modo per poter rispettare le 3 discriminanti citate precedentemente allora procedo alla realizzazione».

Hai già una pagina parecchio seguita, come vivi questa tua popolarità?
«Dunque, sono contento che un buon numero di persone mi seguano, ma con franchezza dico che ci sono cosplayer in Italia che hanno moltissimi più followers di me; quindi più che parlare di popolarità mi verrebbe da dire “buon seguito”. Certamente auspico per il futuro di continuare a incrementare i numeri della mia pagina, migliorandomi come cosplayer».

A parer tuo, cosa è davvero indispensabile per un cosplayer? Il costume? Il make up? L’interpretazione?
«Tutto! Il Cosplay per me è un’arte e la bellezza di un’arte sta nel curare ogni minimo dettaglio che sia make up, costume, interpretazione, parrucca (quando serve) e non dare nulla per scontato».

Ormai viviamo nell’epoca dei social, secondo te quanto sono importanti per potersi fare conoscere e pubblicizzarsi?
«I social sono vitali! Facebook, Instagram e Youtube sopra gli altri, credo. E’ tutta una questione di immagine e di saper sorprendere le persone. Anche se preferisco rapportarmi con il pubblico di persona perché la componente umana spesso non permea attraverso i social».

Quali sono le fiere a cui partecipi maggiormente? Intendi ampliare questa cerchia?
«Solitamente sono: Cusplay Pisa, Romics, Festa dell’Unicorno (Vinci), Lucca Comics. Già quest’anno ho provato Cartoomics (Milano) e devo dire che sono rimasto veramente contento di questa scelta. Purtroppo da qualche mese mi trovo a Roma per motivi di studio e di conseguenza mancando tempo e budget sono stato costretto a ridurre il numero delle fiere e dei progetti Cosplay. Spero di poter riprendere a pieno regime l’anno prossimo e magari visitare qualche evento o fiera in Inghilterra o Stati Uniti».

Che rapporto hai con i fotografi? Trovi facile reperire le foto dopo le fiere?
«Direi buono, con alcuni di loro ho stretto anche amicizia. Per quando riguarda il reperire le foto dipende dalla fiera, le più difficili sono: Romics e Lucca Comics, però generalmente ci riesco abbastanza bene. Basta avere pazienza perché giustamente ci sono tantissimi cosplayer che vengono fotografati e nella fase di post produzione il fotografo ha bisogno di tempo per poter realizzare un ottimo lavoro».

Hai futuri programmi in merito ai tuoi Cosplay? Stai già lavorando a qualcosa?
«Si, qualche idea è già in programma anche se non ci sto lavorando a causa della distanza da casa, però niente SPOILER ahahahahahah».

Pensi di continuare su questa strada? Hai idea di dove ti potrebbe portare o hai pensato a come sarai di qui a cinque anni?
«Mi piacerebbe molto perché il Cosplay stimola molto la creatività di una persona poi, chiaramente, tutto dipenderà dalle disponibilità di tempo una volta trovato un lavoro. Come dicevo prima, mi piacerebbe visitare qualche fiera o evento all’estero e questo conto di farlo nei prossimi anni oltre che, ovviamente, crescere come cosplayer».

In ultimo, per salutare i nostri calorosissimi lettori, cosa desiderate dire al pubblico di “Mankey News”?
«Un saluto affettuoso a tutto il pubblico di “Mankey News” e un invito ad approcciarsi al mondo del cosplay per chi ancora non lo avesse fatto o, a consigliarlo a qualche amico/a per chi già fosse introdotto. E….fatto il misfatto!».

 

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