Oggi seguiamo da vicino delle performance davvero molto particolari, rese tali non solo dalla scelta dei personaggi, ma anche dalla loro presentazione realistica e accattivante, che ha reso il tutto scenografico oltre ogni dire.
Conosciamo quindi Tomoe di “Kamisama Hajimemashita”, Uta di “Tokyo Ghoul” e Laughing Jack dalle “Creepypasta i tre soggetti che con così tanta bravura sono stati reinventati per diventare dei magnifici Cosplay.
Dafne Ronchi si fa così conoscere per il suo enorme talento, celebrato con occhio e dedizione nei ritratti a cura di Annamaria Chiaromonte (Rima), Sofia Cadamosti, Fabio Bobo (computermuseo) e Federico Mereu.
La passione è nell’aria e nelle esibizioni che possiamo ammirare, dei successi che rendono grande il curriculum di questa giovane cosplayer alla quale auguriamo di camminare sempre su questa strada che la premia e la premierà costantemente.