Crossplay, un fenomeno che trascende il genere

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Oggi parliamo del Crossplay, un fenomeno che interessa il settore Cosplay da ormai molto tempo: come lui è nato con le fiere del fumetto dal 1975 in poi, per diventare qualcosa in continua crescita e con diverse varianti tutte sue.

La diffusione di questa tipologia si diversifica nel mondo, in primis per la dominanza di uno dei due generi nel campo Cosplay; in Giappone, uno dei maggiori esponenti è il sesso femminile, motivo per il quale troviamo molto più facilmente il Crossplay da femminile a maschile.

Questo, però, non implica la negazione del fenomeno al contrario, più comune in America, nato più per rendere il tutto comico; da qui nascono parodie di ogni tipo, di cui la più famosa è stata una serie su Sailor Moon, rigorosamente con le gambe pelose.

Nonostante, quindi, sia nato da una base comune, gli intenti si sono notevolmente distinti, portando entrambi su posizioni differenti; ciò non toglie, tuttavia, la grande bravura che molti mostrano nell’impersonare qualcosa di diverso di genere.

Si sono viste esibizioni in cui si è persino constatato come non sia troppo dissimile considerare un Crossplay come un attore che va a interpretare un ruolo femminile e viceversa… Per questo esistono materiali che incentivano, oltre alla bravura nell’impersonare, questa sorta di transizione. Il punto chiave è: non far comprendere che si è un ragazzo che interpreta una ragazza  o una donna che diventa un uomo.

DISCRIMINAZIONE

Purtroppo vi è un altro fattore, molto più invalidante che ha portato il Crossplay ai fenomeni di disapprovazione sociale: non è una novità la discriminazione, specialmente nel caso di un passaggio da maschio a femmina.

Il Cosplay diverte in primis, in qualunque forma essa sia fatto; che sia una ragazza a interpretare un ruolo maschile o viceversa cosa cambia? Nulla, perchè da quando nasce l’idea a quando la si esibisce, conta unicamente l’arte che si mostra e il tempo prezioso trascorso facendo qualcosa che si ama.

CROSSPLAY O GENDERPLAY?

Due generi di Cosplay che si somigliano, ma non sono per niente la stessa cosa; nel primo caso, come già spiegato, si interpreta un personaggio del sesso opposto ove però, lo spettatore non dovrebbe comprendere il genere di partenza del cosplayer.

Il Genderplay, invece, assegna al personaggio un sesso opposto a quello di appartenenza; quindi il cosplayer non si preoccuperà di cambiare i suoi lineamenti, ma di far mutare e adattare al suo genere, quelli di chi interpreta.

Entrambe forme d’arte, nelle fiere ne possiamo trovare i più svariati esempi, di cui molti famosi e stupendi a vedersi; il talento si vede anche qui, nella capacità di diventare quasi camaleonti e adattarsi a un personaggio in maniera perfetta.

 

 

 

 

 

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