Cosplay specifici, che nascono da una particolare passione che va a caratterizzare tutto il curriculum; oggi vi parliamo della sirena, sia applicata agli Original che quella estrapolata da anime, manga e cartoni.
STORIA
La figura della sirena è qualcosa con cui abbiamo a che fare anche al di fuori di questo settore; creatura magica e misteriosa, se ne hanno notizie sia come elementi benevoli che meno, fino a giungere a quelle con cui una vasta generazione di giovani hanno avuto a che fare.
Ariel, ad esempio, è colei che vediamo protagonista nel cartone “La sirenetta” della Disney; o ancora le bellissime stelle di “Mermaid Melody“, anime basato proprio sul fantastico mondo in fondo agli oceani che ha dato i natali a queste ragazze.
IL COSPLAY
Passione grande di Ginny Yukichan Mari, l’argomento sirena è quello sui cui ha fondato il suo lavoro di cosplayer; ritratta in queste foto, di cui alcune a cura di AB Something e di Paolo Parrocchia, rimaniamo estasiati dinnanzi a tanta magnificenza.
«Mi è piaciuto il fatto di fondere due passioni insieme – ci racconta Ginny – e continuai ad andare su quello stile intanto anche come un lavoro». Sì, signore e signori, perchè questa bravissima ragazza ha creato un connubio che va ben oltre le sue opere.
Dal grandissimo talento, la nostra Ginny riesce a mettere assieme una grande manualità, una sconfinata creatività al suo lavoro; qualcosa che tutti noi possiamo solo che apprezzare e che, oggi, ci viene narrato meglio da lei proprio in questa intervista.
FOTO
INTERVISTA
Grazie per averci concesso questa intervista Ginny, parlaci un po’ di te e della tua passione per i Cosplay.
«Ciao a tutti! Sono Ginevra Mari, in arte Cosplay Ginny Yukichan, faccio cosplay dall’età di 10-11 anni, principalmente Cosplay da sirena».
Desideri parlarci un po’ di questa tua attività legata simbioticamente alla tua passione per le sirene? Esattamente di cosa si tratta?
«Diciamo che da sempre ho questa passione delle sirene, poi all’età di 8 anni cercai su YouTube, e vidi molte bambine americane che caricavano dei video mentre nuotavano con delle code in silicone o in stoffa. Da lì chiesi ai miei genitoridi comprarmene una, ma loro credendo che si trattasse di un inutile capriccio non lo fecero e decisi così di crearmela da sola; in quel periodo mia sorella mi portò al Romics e da li conobbi il mondo del Cosplay. La cosa che mi colpì fu scoprire che molti cosplayer indossavano costumi creati da loro stessi: da quel punto decisi di volerlo fare anche io; soprattutto integrare la mia passione per le code da sirena con Cosplay, oltre al semplice fatto di indossarle e nuotarci al mare o per eventi e le feste in piscina. Con il tempo mi sono avvicinata anche alle competizioni , vincendo come miglior femminile al Romics 2016, Epicos e molti altri, portando non solo Cosplay da sirena ma di vario genere. Da quando poi cominciai a creare code a nuotare per feste in piscina, liberamente al mare o eventi la cosa più bella è essere apprezzati dai bambini che mi fanno sentire vera, anche nel mondo del Cosplay».
Attualmente che obbiettivi hai come cosplayer? E quali desideri raggiungere più di ogni altra cosa?
«Beh.. ho molte ambizioni, sto studiando per diventare costumista professionista, insegnante di moda e specializzata anche in modellistica, ma la più importante è quello di rappresentare l’Italia per una o più gare internazionale di Cosplay molto importanti, e per farlo devo lavorare moltissimo!».
Attualmente il tuo genere cosplay affascina un po’ tutti, grandi e piccini, hai mai desiderato di presentare un lavoro di coppia?
«Si!Mi piacerebbe moltissimo, e ho in mente vari progetti!».
Da quel che si evince dalla tua storia, la tua carriera di cosplayer è strettamente annessa alle sirene, hai mai avuto difficoltà a rinnovare questo tuo genere?
«Non ho mai avuto difficoltà per ora a rinnovarlo, mi piace molto variare e a volte cambiare tipologia di Cosplay».
Sappiamo che la tua esperienza si estende anche nel lavoro manuale che c’è dietro ai tuoi Cosplay, dunque, parlaci un po’ di quel che c’è dietro ad una tua opera.
«Ogni volta che creo un Cosplay cerco di modificare e migliorare le mie tecniche, ogni dettaglio è creato mano da zero, ogni mio lavoro ha delle preparazioni e tecniche simili o differenti».
I tuoi Cosplay si sono accreditati diversi successi, quali sono le sensazioni che hai provato in quei luminosi momenti della tua attività?
«I miei primi traguardi li ho ottenuti da giovanissima, prima di approcciarmi al mondo del Cosplay; ho vinto vari titoli artistici, poi ho vinto varie gare tra cui il Romics Cosplay award 20016
come miglior femminile, Epicos e molti altri. Quando ti chiamano, ho sempre un crollo di gioia emotivo interiore, ma è successo solamente al Romics. Questi momenti sono molto
speciali per me perchè ho vicino a me tutte le persone che mi hanno smepre supportata e vederle che sono li e gioiscono per le mie vittore mi rede felicissima. Oltre alla felicità che è breve, dopo poco comincio subito a pretendere moltissimo da me stessa, perchè non sono mai soddisfatta, non mi piace pavoneggiarmi, ho sempre da ridire su tutti i miei lavori, ma questo solo per migliorarmi».
Cosa consigli ad un giovane, amante del tuo genere Cosplay, che desidera intraprendere questa bellissima attività?
«Per me è parte integrante del mio essere, interpretare e creare un personaggio da zero, è favoloso; quando il tuo lavoro è finito puoi mostrarlo e la gente, soprattutto i bambini
ti apprezzano… Non c’è niente di più gratificante!».
Ci sono nuovi progetti nel cantiere che desideri anticipare al pubblico di “Mankey News”?
«Si! Ho moltissimi progetti, sto lavorando a varie sirene e ad un centauro poi continuerò a lavorare ad un progetto segreto per il 2019».
Guardando ad un ipotetico futuro, come vedrai i tuoi Cosplay da qui ai prossimi 5anni?
«Sinceramente può succedere qualunque cosa ma spero siano solo cose positive, e soprattutto di crescere moltissimo»
Quale sentimento rappresente più di ogni altra cosa un tuo lavoro?
«Il sentimento più importante è la passione»
Quali sono state le critiche che più ti hanno aiutato e i complimenti che più di hanno donato orgoglio?
«La critica più importante che mi ha fatto crescere è che non importa quanto un Cosplay sia complesso l’importante è essere precisi e perfetti, in questo sta la grandezza di un bravo cosplayer».
Grazie mille dell’intervista e per il tempo che ci hai dedicato, in ultimo cosa desideri dire al pubblico di “Mankey News”?
«Grazie a voi! Quello che desidero dire è che bisogna sempre creadere in voi stessi e lottare con tutte le vostre forze, avere sempre fame!
Significa di non perdere mai la voglia e la curiosità di sperimentare e spingersi sempre oltre i propri limiti!».