Monsters Cosplay, due protagonisti dal talento soprannaturale

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Protagonisti di questo articolo sono una coppia che ha interpretato personaggi con in comune il dark, il soprannaturale e l’horror; nati da due contesti totalmente differenti, si sono uniti grazie agli sforzi di questi due cosplayer che ne hanno fatto i loro due cavalli di battaglia.

Parliamo di Ken Kaneki, Rize, Ryuk e Light, rispettivamente da “Tokyo Ghoul” e da “Death Note”, due tra i manga/anime che hanno ottenuto più seguito in questi ultimi anni, con un pubblico di fans che va oltre il milione e ben di più; importanti per la loro incisività sulla trama delle opere da cui vengono tratte, sono stati parecchio apprezzati nelle fiere.

Rize la conosciamo per essere stata la causa del mutamento di Ken in un ghoul, dopo il trapianto degli organi della prima che comparirà sempre al protagonista come entità ultraterrena; Ryuk, shinigami, è colui per il quale Light otterrà il Death Note scagliato sulla terra dalla divinità.

I COSPLAYER

Questo duo dalle incredibili abilità si fa chiamare Monsters Cosplay, una coppia che ha letteralmente spopolato per la loro bravura e il loro talento; la teatralità e l’incredibile presenza scenica hanno reso i loro lavori qualcosa di unico e ottimamente realizzato.

In questi scatti ci è possibile mostrarvi la grandiosità delle loro performance e dei loro costumi; un ringraziamento.particolare, inoltre, va agli artisti che hanno reso possibili questi ritratti: stiamo parlando di Moycano AmistadGiovanni Pugliese, Jumbo Photographer, Francesco Casalino, Davide Bresciani e Seem Overt.

Un grande piacere, per noi, quello di presentarvi questa fantastica coppia e le loro mirabolanti performance; ancora più grande sicuramente è il potervi donare una intervista nel quale vi andremo a svelare qualcosa di più su di loro e sui loro lavori.

FOTO

INTERVISTA

Benritrovati sulla Mankey News. Ringraziamo il duo “Monsters Cosplay” per averci concesso questa intervista. Parliamo un po’ di Cosplay: qual’è stato il sentore o per meglio dire il quid che ha generato questo colpo di fulmine tra voi e questo magnifico settore?
«La cosa che ci ha fatto innamorare di questo bellissimo settore è stata la passione per i manga, anime ma soprattutto la voglia di mettersi in gioco nel costruire, modellare e creare. Apprezzando il lavoro di molti/e cosplayers abbiamo deciso quindi di entrar a far parte di questo mondo a noi già conosciuto ma nel quale non ci eravamo mai addentrati. È stata una delle nostre scelte migliori; abbiamo conosciuto persone fantastiche che ci hanno supportato fin da subito e che ci hanno trasmesso la grinta di continuare e non mollare mai ma anche di migliorare le nostre capacità».

Sono tante le opere da cui prendete spunto per realizzare una performance artistica, le due che più vi hanno ispirato sono senza dubbio: Tokyo Ghoul e Death Note. Raccontateci il vostro rapporto tra la vostra carriera nel mondo del Cosplay e questa bellissima opera.
«Come primo cosplay abbiamo deciso di portare due dei nostri personaggi preferiti ovvero Kaneki e Rize da Tokyo ghoul poiché amiamo molto e quest’opera per la sua trama,i suoi personaggi davvero particolari nei quali a volte ci rispecchiamo ed i riferimenti con la realtà. Inoltre, per quanto riguarda l’estetica abbiamo un gusto per l’horror e perciò ci siamo impegnati al massimo nel ricreare questi personaggi il più simile possibile aggiungendo anche del nostro durante le varie performances nelle quali vogliamo trasmettere al pubblico emozioni e al tempo stesso rendere giustizia alle opere che più adoriamo. Con grande piacere è stato molto apprezzato, quindi subito dopo abbiamo deciso di metterci al lavoro nel realizzare altri due personaggi che amiamo ovvero Ryuk e Light Yagami da Death note. Death note è anch’essa una delle nostre opere preferite perciò le difficoltà non ci hanno fermato. Purtroppo abbiamo avuto l’occasione di portarlo solo una volta in fiera, al Taranto Comix nel dicembre 2017. Eravamo davvero molto emozionati e il successo ricevuto ci spinge ancor di più a lavorare per portare nuove performances e novità».

Quale tipo di materiale utilizzate per realizzare i vostri Cosplay? E quali sono i gadget ritenete irrinunciabili?
«I materiali che utilizziamo maggiormente e che riteniamo irrinunciabili sono foam, cartoncino, colla a caldo.. materiali basici e facilmente reperibili ed è incredibile quante cose si possano realizzare grazie ad essi. Inoltre stiamo sperimentando anche l’uso di materiali a noi nuovi ovvero worbla, vari tipi di resine, plastiche ecc. I gadget che consideriamo immancabili per un cosplayer sono vari e talvolta particolari ma la cosa davvero importante è la fantasia che è il gadget più importante che ci sia; grazie ad essa possiamo sperimentare e migliorare il nostro lavoro che non può essere solamente meccanico e studiato».

Nell’ultima gara Cosplay, avvenuta nel magico scenario del Taranto Comix, ha riscosso un magistrale successo. Come vi rapportate generalmente con il palco.
«Quando saliamo sul palco, che sia la prima o la decima volta proviamo sempre un misto di varie emozioni: felicità, ansia, paura di deludere o sbagliare ma sempre con una consapevolezza e un senso di responsabilità maggiore. Infatti, rispetto alla prima volta, siamo meno timidi e riusciamo a rapportarci meglio col palco, siamo più disinvolti e cerchiamo di coinvolgere al massimo il pubblico attraverso sguardi, gestualità e scenografie che possano renderlo partecipe al massimo, emozionarlo e sorprenderlo e magari portarlo a capire quanto una certa opera sia importante per noi. Cerchiamo di migliorare e scacciare la timidezza e l’ansia che ci rendono insicuri prima di un gara. “Cosplay” non vuol dire soltanto vestirsi da un personaggio ma anche interpretarlo per renderlo vivo e reale. La nostra performance al Taranto Comix è stata la più importante poiché ci siamo esibiti davanti ad un pubblico più numeroso e vincere il premio “miglior assoluto” è stata una grandissima soddisfazione».

Generalmente il Cosplay è composto da cosplayers da fiera e cosplayers da competizione, un dualismo molto bello che spesso si intreccia. Qual’è, secondo il vostro parere, la differenza tra queste due tipologie di performer?
«Consideriamo queste due tipologie di performer simili ma al tempo stesso differenti poiché se il cosplayer da fiera è più vicino al pubblico attraverso la sua semplicità, il cosplayer da competizione è tendenzialmente più distaccato e si rende più vicino soprattutto grazie alle performances, anche perché solitamente i costumi sono più elaborati e delicati perciò è difficile rendersi più disponibili».

Con le vostre performance artistiche avete letteralmente sbancato la prestigiosa piazza tarantina, cosa consigliate ai vostri amici cosplayers al fine di arginare la cosiddetta “ansia da gara”?
«La cosiddetta ‘’ansia da gara’’ è un’emozione davvero comune che tutti i cosplayers, chi più e chi meno, sentono prima di una gara. Al fine di arginarla consigliamo semplicemente di essere se stessi, portare qualcosa che ci piace e di instaurare una certa sicurezza anche attraverso varie prove e test, ascoltando talvolta giudizi esterni che essendo costruttivi a volte ci possono portare a migliorare la performance. Abbiamo conosciuto giudici che davvero sanno apprezzare e a cui abbiamo anche chiesto consigli e che ci hanno sempre ascoltato e consigliato. Quindi dare sempre il meglio di noi è la cosa più importante che c’è».

Il mondo del Cosplay ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, questo settore è l’unica capace di unire diverse anime che viaggiano dagli appassionati di game e TCG, sino a giungere agli amanti di fumetti come: Otaku, States Comics e italian Comics. Secondo voi, quale sarà il futuro del Cosplay e quale sarà il vostro ruolo al suo interno?
«È vero, questo mondo sta crescendo esponenzialmente ed è davvero bello vedere come vari appassionati si riuniscano in fiera. Però, così come altre “mode” che nascono, si sviluppano e muoiono, anche questo mondo potrebbe ritornare ad essere un fenomeno di nicchia e ritornare ad appartenere per lo più ai veri appassionati; in quanto molti di questi appassionati sono più per moda e non amano davvero questo genere di cose. Infatti,come abbiamo visto ogni anno abbiamo un boom diverso, ad esempio il 2017 è stato l’anno di Star wars. Abbiamo entrambi una visione un po’ pessimistica della realtà e dei vari settori ma speriamo comunque un giorno di avere un ruolo in questo specifico del cosplay».

Secondo voi qual è il rapporto che la puglia, una regione così vasta e variegata, ha con il mondo del Cosplay? E cosa può trovare di diverso un cosplayers rispetto ad altre realtà?
«La Puglia si sta recentemente aprendo a questo mondo e negli ultimi anni si stanno sviluppando molte fiere,piccole e grandi. Secondo noi, essendo per la maggior parte fiere appena nate, il cosplayer può trovare molto entusiasmo e una buona accoglienza e puo’ anche scoprire le varie associazioni presenti in questa ragione che talvolta sono sconosciute».

Potete dirci qualcosa riguardo le vostre idee future? Avete qualche bel Cosplay a cui state lavorando?
«I progetti sono molti e abbiamo iniziato a lavorarci dato che sono complicati, speriamo di portarli presto però non li riveleremo in quanto amiamo l’effetto sorpresa».

Il Cosplay è un modo semplice ed efficace per giocare sulle proprie paure e, conseguentemente, affrontare al meglio le difficoltà attraverso l’autoironia. Quanto è stato determinante questo aspetto durante l’esecuzione delle vostre amate performance artistiche?
«Questo aspetto è importante durante le varie performance dato che bisogna sapersi mettere in gioco e scacciare la timidezza quindi lo possiamo ritenere determinante per una buona riuscita e il successo».

Con il makeup avete modo di realizzare dei paint facciali o dei disegni davvero unici. Potete raccontarci quale aspetto interessante inerente a questa vostra abilità? ^_^
«Per quanto riguarda il makeup, stiamo imparando man mano dato che non frequentiamo nessun corso o scuola. Possiamo ritenerci soddisfatti essendo questi primi lavori ed è davvero bello sperimentare nuove tecniche,accessori e trucchi. Ogni volta tentiamo e ritentiamo al fine di essere soddisfatti e il più identici possibili ai personaggi. il trucco è davvero capace di renderci completamente differenti e portarci ad essere uguali ai personaggi che amiamo».

In ultimo, al fine di salutare i nostri amici lettori, cosa vorreste dire al pubblico della “Mankey News”?
«A tutto il pubblico di Mankey news vogliamo dire grazie per il vostro supporto, speriamo di riuscire sempre a sorprendervi con i nostri cosplay e a tutti coloro che sono nuovi in questo settore consigliamo di non mollare mai e non abbandonare questa fantastica passione che ci porta ad essere tutti una grande famiglia!».

 

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