Lavori da webmaster, vanno a braccetto col Cosplay? Scopriamolo

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I webmaster sono sempre stati coloro che nel grande universo chiamato Internet hanno sempre annotato incessantemente tutto; chi è del settore ricorda con grande stess o con grande nostalgia i periodi in cui le parole d’ordine di tutti i cosiddetti “smanettoni” erano “pagerank”, “web search”, “add url”, “backlinks” ecc. ecc.

Si definiscono webmaster coloro che sono in grado di percorrere con oculatezza le tappe legate prettamente al funzionamento tecnico di un sito web, portandolo a degli obbiettivi prefissati sin dall’inizio.

Il modo di lavorare di un webmaster presenta forti affinità con un cosplayer proprio per la definizione spiegata in precedenza: nonostante l’artista sia aperto che partecipativo per sua natura, vi è un momento in cui deve costruire, interpretare e guidare il fan verso le strade che egli stesso ha tracciato. Sotto certi versi, il webmaster e il cosplayer vengono entrambi esortati a vivere qui ed ora come unico modo per non distaccarsi dai propri principi originari.

Tuttavia, quanti cosplayer hanno rapporti con webmaster e quanti hanno abbracciato entrambe le due categorie? Un sondaggio realizzato dalla mankeynews.com determina un totale allontanamento delle attività dei cosplayers da questa professione e il tutto è dovuto all’avvento di canali pensati esclusivamente per loro che si sostituiscono al tradizionale website.

Tra le nemesi dei webmaster esistono i social: essi da un lato hanno favorito dato del lavoro in più e dall’altro hanno allontanato da loro molte figure artistico-professionali, ludiche e un range di età molto giovane.

Se un tempo il cosplayer utilizzava un forum, un blog o sito per divulgare al web le sue opere, adesso vi sono Facebook, Twitter e Instagram che la fanno da padroni, inoltre, insieme a loro imperano anche Patreon, Ko-Fi ed altri canali molto apprezzati.

Solo un 15% di cosplayers, dopo aver ottenuto un lauto consenso, decidono di creare un proprio sito al fine di poter gestire autonomamente i propri canali di comunicazione. Tuttavia, il restante 85% lascia gestire ai media informatici tutti quegli aspetti gestionali che caratterizzano il lavoro di un webmaster.

Questi sono i dati che ci proiettano ad un futuro, al contrario dei principi statici del decennio scorso, lo tsunami tecnologico divide un canale artistico da una figura professionale che resta comunque preservata e salvaguardata in altri ambiti.

 

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