Cosplay: nel vasto mondo dello steampunk, i gadget la fanno da padrone

Il mese di maggio osserva con “sguardo da triglia” lo steampunk. A cominciare dalle innumerevole dressed in stile vittoriano, sino a giungere ai bellissimi archibugi, ci imbattiamo meravigliosamente su gadget dallo stile e dalla versatilità inconfondibile.

Un sondanggio interno della mankeynews.com afferma, con grande stupore, che lo steampunk è tra i primi a permettere ai cosplayers di sfoggiare gadget, neanche gli anime possono – in linea di massima – superare la “potenza ornamentale” di questo fruttuoso genere.

I dati parlano chiaro: il 95% dei Cosplay ispirati allo steampunk è composto per lo meno al 60% di gadget, a seguire vi è il post apocalittico con l’80% e l’animazione nipponica con un secco 70%. Ciò attesta che i primatisti sono più propensi allo sfarzo, costruendo conseguentemente, un bacino di share stabile.

Con il look steampunk, un cosplayer decide così il suo look, dicendo “no” ai codici statici ed entrando di fatto in un circuito che ti permette di riformulare, modificare, creare e reinventare pur rimanendo ancorati a questo genere.

In questo quadro, i gadget la fanno da padrone, ne esistono di tutti i gusti e per tutti i tipi di Cosplay, dalle spille agli occhiali, sino a giungere a delle meravigliose scarselle ed il tutto ha un gusto diverso se realizzato per mano di artigiani competenti.

Più che un Cosplay, lo steampunk offre proprio una vera e propria skin, che in altre epoche – su tutte gli anni ’90 – poteva reintrodursi nella moda dei bickers o dei writers, dandoci un’incredibile prova del suo inestimabile valore.