Crimson Ruby, la dolce melodia di un pianoforte

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Una melodia di passione che deriva dalle creazioni di una cosplayer che con grande costanza si è messa in gioco; i suoi lavori sono disparati, ma in ognuno è ben visibile il grande impegno profuso per rendere il tutto perfetto e accattivante.

I personaggi sono famosi tanto quanto le loro opere e, alcuni, son divenuti dei fenomeni mondiali molto apprezzati; le performance che ne sono derivate riflettono grandemente le disparate personalità che son state rappresentate, dandogli una luce tutta nuova.

Maid Saeyoung da “Mystic Messenger”, Weiss Schnee da “RWBY”, Dia Kurosawa, Maki NishikinoHonoka Kousaka da “Love Live!”, Jolteon da “Pokémon”, Noctis Lucis Caelum da “Final Fantasy XV” e A2 da “Nier Automata”. Nomi che hanno un peso e che hanno avuto molto successo interpretati da questa bravissima ragazza.

LA COSPLAYER

A donarci questa melodia fatta di bellezza e fascino è Crimson Ruby, giovane dalla sconfinata passione per il Cosplay; il suo impegno a migliorarsi è una delle sue innumerevoli doti che sono state apprezzate che si sono riflesse automaticamente sui lavori.

La vediamo ritratta in queste caratteristiche pose nelle foto di diversi fotografi, a cui va un ringraziamento speciale; loro sono Emanuela G. Racaniello, Matt Stark Bi Cosplay & PH, Andrea Maggio Photography, Gianni Lanza Photography e Totoro Photoset Orders.

Il talento è palese, ma noi abbiamo avuto la possibilità di poter aprire un piccolo scorcio su questa bravissima cosplayer, qualcosa che ci teniamo a condividere con voi appassionati lettori di “Mankey News”.

FOTO

 

INTERVISTA

Ciao Jul e grazie per averci concesso questa intervista per mankeynews.com! ^o^ Parliamo un po’ di questa tua esperienza nel mondo del Cosplay, spiegaci quel’è stato il tuo primo approccio in questo settore.
« Mi sono avvicinata al Cosplay nell’ottobre 2014, grazie a mia sorella. Insieme andammo ad un raduno, io da L e lei da Misa. Era un Cosplay molto semplice, un paio di jeans, una maglietta e senza una parrucca. Sempre sotto le sue sollecitazioni ho continuato, diventandone completamente dipendente, e cercando di migliorare i miei risultati e le mie abilità volta per volta ».

Come si può leggere nella descrizione della tua pagina, fai Cosplay dal 2014. Quattro anni che però sono stati molto prolifici… Quali sono i tuoi lavori preferiti e perchè?
« I miei Cosplay preferiti sono quelli che ho portato per ultimi, Weiss Schnee e Dia Kurosawa (versione Apollo). Ho fatto di tutto per migliorare le mie abilità nel make-up e per posare, anche nel cosmake nel mio piccolo (che riprenderò in maniera più accentuata a breve) ».

In questo settore è importante avere abilità pregresse quanto impararle con l’esperienza. Avevi già qualche competenza particolare quanto iniziasti? Cosa hai imparato col tempo?
« Non credo che quando ho iniziato avessi una qualche abilità particolare: ero molto semplice e mi bastava veramente poco per sentirmi soddisfatta. Con gli anni ho visto nei miei lavori sempre più pecche, e mi sono impegnata per renderli al meglio possibile. Fino ad un anno fa non sapevo neanche truccarmi e acconciavo poco le parrucche. Ora riesco a fare entrambe le cose. Spero di potermi cimentare in mansioni più difficili e stimolanti col tempo. Ad esempio, ho optato anche per personaggi maschili, per migliorare le abilità nel make-up, e Cosplay con armature o parrucche complesse. Spero di tentare presto ».

Quali sono gli step che passano tra l’idea del Cosplay alla sua definitiva realizzazione?
« Inizia tutto dal disegno di base del Cosplay, dove evidenzio particolari e prospettive (tutti i disegno sono in un quaderno apposito. Poi, vi è l’acquisto dei materiali (includendo soprattutto lenti e parrucche), e lavorarci su, con eventuali prove. Se qualcosa non mi convince, provo a rifarla, per migliorarla »

Quattro anni eppure hai già un grandissimo seguito… come vivi questa popolarità?
« Non mi definisco una cosplayer così popolare, anzi, credo di essere poco più che una sconosciuta in questo panorama. Quel che faccio è solo cercare di migliorarmi volta per volta ».

Quale aspetto del Cosplay, secondo te, è il più importante? L’interpretazione? Il Make Up? Il Costume?
« Tutto, tutte e tre hanno ugual importanza. In primo luogo, l’interpretazione è ciò che rende un Cosplay tale, che avvalora il personaggio e il cosplayer in sè. Il Make Up ha il suo perchè, in quanto aiuta le persone da stabilire una somiglianza fisica con il personaggio interpretato, e può anche essere una forma di originalità; non tutti i cosplayer si truccano allo stesso modo. Il costume? E’ ciò che forse viene ancor prima dell’interpretazione. Se le tre cose coesistono, si ha un risultato sbalorditivo, a mio parere ».

Parlando di esibizioni, come ci si prepara a presentarsi sul palco? Raccontaci la tua prima esperienza.
« La verità? Ho solo partecipato ad una gara Cosplay, e non ne ho un bel ricordo. Ero fisicamente distrutta (tacco a spillo e avevo una falce più grande e pesante di me) e molto ansiosa, così ansiosa che prima di salire sul palco, dopo che mi si paralizzò la mano (a causa del peso della falce), scoppiai a piangere. La mia esibizione era molto scarna, cosa che mi portò al perdere la gara. La mia unica giustificazione era l’invalidità fisica che mi garantiva quel Cosplay. Presi la sconfitta molto male, nonostante me l’aspettassi. Dopo quella giornata stancante, tornai a casa a mani vuote, amareggiata. Ma senza quella scofitta non sarei dove sono adesso. Infatti, dopo la gara, mi sono data una particolare spinta nel migliorarmi e fare sempre di più. Questa è stata la spinta che mi ha fatto cimentare nel make-up e all’utilizzare lenti per Cosplay. E’ stata una brutta esperienza, ma brutalmente necessaria ».

Volgiamo l’attenzione a ciò che ti circonda. Importanti sicuramente, sono la famiglia, gli amici… Quanto vieni supportata nel tuo hobby?
« La mia famiglia adora il mio hobby. Mia madre adora le mie foto, così tanto da volerle stampate in quadretti. I miei amici? Siamo tutti dell’ambiente nerd, quindi apprezzano quel che faccio. Su quest’aspetto, non vi è alcun motivo di lamentela ».

Si è parlato molto, ultimamente, delle vicissitudini in merito alla Gara Cosplay del Romics. Cosa ne pensi?
« Non sono stata presente al Romics di quest’anno, e il gossip non è un hobby che mi appartiene. Tendo più che altro a stare per le mie, piuttosto che partecipare alle discussioni del momento ».

Hai una fiera preferita in Italia? Ce n’è qualcuna a cui vorresti partecipare?
« La mia preferita è senza dubbio il Lucca Comics, non credo vi sia un motivo da spiegare.
Mi piacerebbe partecipare ad eventuali Rimini Comics, Etna Comics, e Novegro. Il Comicon ancora non mi attrae molto. Romics e Lucca li ho già vissuti, e li ho amati ».

Come ti vedi di qui a cinque anni?
« Non saprei molto. Qualsiasi cosa può accadere, come non può cambiare nulla. Spero solo di riuscire a realizzarmi sotto qualche aspetto. Ma non posso stabilire quale e come. Si vedrà ».

Quale è, secondo te, l’opera anima/manga più usata dai cosplayer attualmente?
« Ultimamente ho notato che sono molto in voga i Cosplay di Darling in FranXX, in particolare 02. Anche i Cosplay di Houseki stanno avendo il loro periodo di BOOM (e io ne ho in programma parecchi) ».

In ultimo, al fine di lasciare un saluto a tutti i lettori del nostro amatissimo quotidiano online, cosa desideri dire a tutti gli amici della “Mankey News”? ^^
« Vorrei dire di impegnarsi e avere pazienza, costanza e tenacia, perfezionismo e volontà di migliorarsi. Anche la giusta umiltà per capire cosa bisogna migliorare di se stessi. Abbiamo sempre qualcosa da imparare. Gli sforzi, col tempo, verranno sempre premiati ».

 

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