È una vera e propria mostra quella di Eris Tedesco, questo percorso fatto di donne forti avvolte dal mistero e in opposizione ad ogni forma di ristrettezza ci entusiasma e arrivati a questo punto, siamo quei a coronare il nostro sogno, presentandovi quest’opera d’arte che segna il mese di agosto… L’unica e inimitabile Dalia Nera.
Si tratta di un intenso e seducente percorso creativo che ci dona le stesse visioni intense ricevute da Dante Alighieri giunto alle porte del paradiso, un complesso processo che mano a mano cresce sino a stringere in una morsa ogni ammiratore.
Quando si osserva questa Dalia, si innesta un percorso di approfondimento intrapreso dallo scrittore statunitense, James Ellroy che trasformò il triste destino di Elizabeth Short trovata morta la mattina del 15 gennaio 1947, in un percorso letterario degno di questo nome, divenendo conseguentemente di ispirazione all’artista Eris per il suo incredibile ciclo di mostre viventi dove vi è stato un excursus cronologico di tecniche e mezzi espressivi che caratterizzano la sua produzione.
Ma perché Dalia Nera? È logico che da quel nome discende il noir melodrammatico con Alan Ladd e Veronica Lake, conosciuto agli estimatori come “La Dalia Azzurra” e Dalia era il nome di un locale, mentre in questo frangente diviene quello di una giovane assassinata che – forte nello spirito – sognava di divenire un’attrice.
La Dalia Nera è divenuta una vera e propria leggenda e, nel mondo del Cosplay, è stata un’emozione per me assistere a questo set, perché quella donna è molto più vicina al nostro settore di quanto si possa comunemente pensare. La stampa si inventò la storiella della prostituta Betty che frequentava ambienti equivoci ed indossava abiti succinti al fine di insabbiare il caso, mentre i detective del tempo vivevano con quest’attenzione morbosa attorno al caso che non consentiva loro di procedere serenamente con il lavoro investigativo.
Il mondo del Cosplay è pieno di comunity che pensano soltanto a danneggiarsi a vicenda senza concentrarsi sui loro lavori, appressando conseguentemente, i lavori altrui e ispirandosi ad essi come strumento di miglioramento personale. Molti cosplayers sono stati costretti ad appendere il loro costume al chiodo perché vittime di leoni da tastiera o eccessi di pudicizia ingiustificati, un po’ come la mitica Dalia Nera che venne trasformata in prostituta per far dire a tutti “se l’ è cercata!” distogliendo l’attenzione sugli elementi concreti del caso o quantomeno sui problemi reali che hanno causato la sua morte.
Con la sua imponente femminilità, la musa Eris ci conquista, deliziando lo sguardo dei tanti e dando delle risposte concrete a tutti i pregiudizi che vivono all’interno dell’arte e di fatto anche del Cosplay. Le opere della grande artista accostate a quelle delle vicissitudini attuali del nostro settore, divengono un vero e proprio laboratorio intimo da vivere senza alcun freno.
Le foto dell’esperto PH Tonino Novelli sono un’esperimento, in quanto Eris si lasciò guidare dall’espirazione per quanto riguarda l’acconciatura, il costume e per l’intero complesso espositivo. È stato forse questo il quid che le ha permesso di trasformare in opera questi indimenticabili momenti, perché quando guardi Eris non puoi fare a meno di immaginarti una limousine che si ferma dinnanzi a lei, con un gentiluomo in grisaglia che le dice: “lei è perfetta per questa parte”.
FOTO
LEGGI ANCHE
https://www.mankeynews.com/2017/03/29/eris-la-viva-e-vibrante-brezza-del-cosplay/
Hi! This is my first visit to your blog! We are a group of volunteers and starting a new initiative in a community in the same niche.
Your blog provided us useful information to work on. You have done a
wonderful job!