Tina Valentino o Daniele Luppino? Quando i cosplayers vengono ispirati dai disegnatori

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Penso che i disegnatori abbiano dato molto ai cosplayers, alcuni sono persino entrambe le cose, ma una cosa è certa: chi coltiva quotidianamente l’arte di disegnare scene di fumetti e chi ha avuto modo persino di generarle, ha dato una grossa, grossa mano al mondo del Cosplay.

Credo, inoltre, che ragazzi giovani, mescolati ad altri che hanno riscosso molto successo (nazionale o internazionale) siano un po’ i dirottatori di alcune tendenze, svolgendo conseguentemente, un’enorme funzione drenante tra l’estro artistico che stimola l’inizio di un lavoro e il prodotto finale.

Questo canale che congiunge i due mondi, è rafforzato dai casi di due straordinari disegnatori italiani: Tina Valentino e Daniele Luppino, due ragazzi che entrambi sono usciti da un intenso percorso accademico ed entrambi fanno strabuzzare gli occhi di coloro che hanno l’onore e la fortuna di ammirare e acquistare le loro realizzazioni.

Costoro, da buoni rappresentati della categoria di fumettisti, sperimentano in continuazione e riescono a trasmettere con una minuzia a dir poco chirurgica le sensazioni che provano prima di realizzare un disegno o una striscia e questo da le basi per la realizzazione di un Cosplay.

Durante i miei giri al Daunia Comics di quest’anno, i due hanno attirato subito la mia attenzione e lo hanno fatto mostrando le loro idee con una decisione e un carattere che merita sicuramente un encomio e porta con se una intensa “fragranza” di Cosplay.

Con le Harley, le Poison Ivy e le sue Cat Woman, Tina dona a cosplayers di ogni livello quelle idee che fanno da editor per queste ragazze, vedendo quei disegni – che ricalcano le scene epiche di questi personaggi, viste in situazioni che spesso vengono ignorate per lasciar spazio a rivisitazioni cinematografiche alcune volte di caratura inferiore.

Nel mondo degli anime esistono anche gli Original basati principalmente su lavori di digital art o su fan art di vario genere, eppure è il disegno a farla da padrone, in quanto è proprio lui a regalare dei dettagli unici, visitabili in qualunque momento dal cosplayers e interpretabili con una precisione emozionante.

Daniele Luppino, è un creativo davvero fuori dagli schemi, le sue strisce sono il prodotto di una sua idea che desidera trasmettere seguendo gli schemi di arte soggettiva, senza porsi alcun problema correlato alla commercializzazione di un fumetto o alla vendibilità di un singolo prodotto.

Con Daniele l’arte è predominante, un genere molto cult con vari sentori di scenari distopici e diesel punk che non consentono a nessuno di distogliere lo sguardo dal suo lavoro, questo modo di disegnare avvicina inevitabilmente i cosplayers che vengono un po’ annebbiati dalla misteriosa aura scatenatasi dalla sua matita, lasciandosi conseguentemente, trasportare dalla sua inpponibile corrente.

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