È dallo scorso gennaio che si discute sull’ipotesi di un nuovo franchise correlato al famoso ladro gentiluomo, Lupin III. Durante il mese di aprile, questo sogno è divenuto realtà.
A seguito della morte del celebre Monkey Punk (padre indiscusso del mitico Lupin) tutto il mondo nerd, otaku e Cosplay si è mobilitato per porgere gli ultimi saluti al mangaka.
Tuttavia, in molti pensano che il suo prematuro decesso costituisce la fine di una grande era, il preludio di un grande cambiamento che forse segnerà una rottura netta con il passato (nello specifico con le opere degli anni ’70 e ’80).
A raccontare con immagini e performance artistiche le gesta di Lupin e della sua crew, abbiamo i fratelli Panta e l’intero teampo di Lupin 3rd e la sua Squadra, ma non sono i soli a impersonare i volti di quest’opera che dal Giappone ha dispensato emozioni in tutto il mondo.
I cuori si fermano, le vite si spengono, ma chissà se si spegnerà anche quell’inarrestabile spirito che avvolge un po’ tutti gli appassionati di anime e manga che – attraverso i loro Cosplay o qualsivoglia altra passione – alimentano ancora quella fiammella, quell’amore semplice e puro per l’opera di Lupin.
Stando a quanto riportano le indiscrezioni, ad aprile ha preso forma il film “Mine Fujiko no Uso” ovvero “La bugia di Fujiko Mine” che segue i due precedenti film “La tomba di Daisuke Jigen” e “Il sangue di Goemon Ishikawa”.
Questo continuo puntare sul franchise ci spinge a credere che il diapason continua a risuonare, con fierezza e un’inesauribile costanza, quella forza in grado di dar spazio anche a molti cosplayer dedicati ad una Fujiko ricca di una forte carica erotica, perfettamente in linea con l’immagine di femme fatale appartenente a quei magici anni.
Debbo dire a mio malgrado che, nel corso di questi anni, ho visto poche Fujiko solcare i palcoscenici fieristici nazionali ed internazionali e altrettanto poche affacciarsi alle varie pagine presenti nel web.
Ricordo ancora una Lavinia Ricci dare sfoggio ad una Fujiko da urlo presso la fiera capitolina, ricordo con piacere anche una fenomenale Maruska Brizzi e non posso fare a meno di citare una dirompente Chyntia Stark e Arianna Paltrinieri, quattro volti carichi di passione ed energia.
Eppure, siamo ancora agli arbori, si spera che questa grande uscita possa riavvicinare la gioventù all’anime e al manga e, conseguentemente, far rivivere le gesta della venere diabolica attraverso nuovi ed emozionanti Cosplay.
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