Simboli nazisti al Lucca Comics, gli stolti rischiano di rovinare la festa

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Svastiche e divise dell’SS al Lucca Comics, un atto increscioso che suscita scalpore e rischia di rovinare la festa

Purtroppo, dinnanzi all’evidenza, non c’è nessuno che possa far nulla per smorzare i toni o regalare all’utenza un pensiero fuori dal coro. Per quel che concerne il caso dell’esposizione di simboli nazisti alla Fiera lucchese, siamo dinnanzi ad un grave errore che non va più ripetuto.

Sono da sempre in prima linea per battermi in difesa dei cosplayers e di tutto ciò che il Cosplay rappresenta per questo secolo, nonché per la comunità di appassionati.

Al Lucca Comics ci sono persone che in questi giorni hanno vissuto dei momenti indimenticabili e hanno visto nascere questo settore, uomini e donne che meritano di godersi la festa lontano da queste polemiche, purtroppo puntualmente presenti.

Stando a quanto riporta il quotidiano “Occhionotizie”, presso il Lucca Comics del 2019 un gruppo di ragazzi – durante il giorno dell’anteprima dell’opera cinematografica “Overlord” (ambientato proprio durante la Seconda Guerra Mondiale) oppure si trattano di Cosplay nazi Wolfstein (un videogame) – hanno fatto una sfilata indossando le divise delle SS e sventolando svastiche ai quattro venti.

Al di là del reato costituzionale (cosa che presumibilmente coinvolgerà esclusivamente i protagonisti di questo atto) questa vicenda sta rovinando gran parte della festa a persone che hanno una sola occasione all’anno per radunarsi e dedicare, conseguentemente, anima e corpo ad una passione in continua espansione.

E a pensare che bastava semplicemente oscurare quei simboli, pagine nere della storia europea responsabili di aver macchiato per sempre l’esistenza dei nostri avi e dei nonni ancora vivi e in grado di poterlo raccontare. In questo caso (è un monito per coloro che ci seguono) bisogna sempre tenere conto del fatto che il Cosplay ha un solo limite, quello legislativo.

Sia il Comune che la Fiera prendono le distanze da questo increscioso episodio, dichiarando quanto segue: «L’accaduto non è in alcun modo in relazione con il festival né con le community Cosplay né con alcuna rievocazione storica. Nessun evento della manifestazione, nessun partner, nessuna attività collaterale è coinvolta in questo gesto dei due ragazzi. Il pubblico presente ha immediatamente condannato il gesto e la security li ha prontamente allontanati dall’area, senza l’intervento delle Forze dell’Ordine comunque poi allertate».

E aggiunge: «sono ormai anni che il festival si basa su cinque pilastri: comunità, scoperta, inclusione, gratitudine e rispetto. Tutto questo non si sposa con gesti che richiamano spettri di intolleranza e barbarie, e non ci appartengono in alcun modo».

Il buonsenso, dunque, ci impone a noi della “Mankey News” di stendere un velo pietoso sulla vicenda e di non “infilare il dito nella piaga” commentando particolari ormai sulla bocca e le tastiere di tutti.

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