Games of Thrones: ecco i tre cosplayers di Jon Snow che hanno elettrizzato il pubblico del web. Il loro Instagram “brucia ancora”
Jon Snow è un inconico personaggio della serie Game of Thrones, in molti sono rimasti affascinati da questo personaggio e non possiamo fare a meno di apprezzare la decisione degli sceneggiatori di inrodurre il figlio bastardo di Lord Eddard Stark. Jon è interpretato dall’attore Kit Harington, hafatto per la prima volta il suo ingresso in scena in “Winter is Coming”, anche se – ad oggi – la sua carriera ha fatto decisamente il salto di qualità.
Stando a quanto riportano le indiscrezioni, l’evoluzione di Jon Snow come personaggio è profondamente radicata e spiegata attraverso i suoi vestiti e capelli. Per contrassegnare questi cambiamenti, ecco tre dei Cosplay più impressionanti che hanno onorato il white wolf:
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Nella seconda stagione, Jon Snow si è ritrovato assediato da una ragazza selvaggia e questo Cosplay di Voodoo, infatti, rappresenta il tempo in cui Jon era diviso tra amore e dovere. A Castle Black, Jon, è vestito di nero con uno sgargiante mantello con piume.
È probabile che Scott Grey possa essere il fratello perduto di Jon Snow. È incredibile come il Cosplay – coadiuvato da una location da urlo – riesca a sfoggiare tutti questi dettagli. La posizione è Dragonstone, luogo che Jon Snow ha attraversato per incontrare la regina Daenerys. Il cosplayer indossa la sua stessa tunica nera, la corazza e i guanti di Jon quando arrivò sulla riva del castello.
Ed eccoci con il bellissimo e seducente, Giammarco Bucellato, che intepreta un Jon poco dopo la sua fulgida ascesa al trono del Nord, Jon, infatti, disse a Northerner Lords quanto fosse importante Dragonglass per loro. Il Cosplay combina il tempo in cui Jon ha combattuto con Ramsay Bolton e il tempo in cui Jon è arrivato a Dragonstone per incontrare Daenerys. Semplicemente straordinario.
E che dire ancora su questi tre capolavori? Non esistono parole per descrivere il fascino che trasettono questi cosplayers di Jon Snow e non esiste neppure un metro di paragone in grado di quantificare la cura dei dettagli presentata in ogni piccolo anfratto delle performance.
