Street Photography e Cosplay questi due mondi così vasti e diversi possono convivere fra loro? Scopriamolo insieme
La Street Photography e il Cosplay sembrano due mondi totalmente opposti, ma siamo sicuri che le due cose non possono in qualche maniera conciliare?
Prima di rispondere a questa domanda è necessario risponderne ad un’altra: cos’è la Street Photography? Si tratta di un genere fotografico che si basa sul realizzare scatti spontanei e realizzati in ambiti quotidiani, tutto al fine di immortalare – in maniera autentica – la realtà quotidiana.
Per molti sembra una tecnica banale, ma non è affatto così, essa, infatti, comporta che i soggetti vengano ritratti in frangenti dove – la maggior parte delle volte – non sanno neppure di essere fotografati, in modo da poter rendere certa l’autenticità della scena.
Questo modo di intendere il proprio lavoro da fotografo ha molti punti in comune col Cosplay, ci basta pensare che un cosplayer, che sia o meno avezzo alle competizioni, non desidera altro che rendere quanto più naturale e fedele possibile la propria interpretazione.
La naturalezza di uno scatto è un qualcosa che potenzialmente potrebbe apprezzare un cosplayer, infatti, non escludo che ci siano molti lettori che, in questo preciso momento, stanno pensando “anche a me piace una fotografia autentica” ma ciò dipende anche dall’abilità di un fotografo che, amante di questo genere, dovrà fare a meno dell’utilizzo di filtri o obiettivi pre-esposti e di particolari procedimenti di sviluppo e stampa.
La Street Photography è poco conosciuta in Italia, che in settori totalmente estranei al Cosplay ha tra i suoi massimi esponenti il “mai dimenticato” Caio Mario Garrubba, noto al mondo della fotografia per aver saputo esporre al pubblico gli aspetti sociali e le contraddizioni del socialismo reale all’interno di ogni suo scatto.
Eppure, sono in tanti che vedono questa grande possibilità che la Street Photography possa sfociare nel mondo del Cosplay, in fondo i palcoscenici fieristici italiani – spesso realizzati in location esempio di quotidianità, come grandi strutture, Centri Storici, parcheggi, capannoni e tanti altri complessi – sono proprio l’ideale per poter catturare, anche con un pizzico di ingegno, quelle situazioni di realtà e spontaneità che spesso vengono messe da parte.
I cosplayer, inoltre, com’è giusto che sia, amano essere apprezzati per il loro lavoro, anche perché dietro vi sono momenti che possiamo osare definire di backstage e nell’era dei social diviene di cruciale importanza valorizzare i piccoli contorni di una intensa giornata.
In questo articolo desidero lasciarvi un piccolo spiraglio aperto, sentitevi liberi di completare l’ultimo paragrafo, un po’ come se stesse per aggiungere le tessere di un puzzle che sta per concludersi e date spolvero alla vostra creatività commentando o contattandomi con le vostre idee riguardo uno scatto. Perché la Street Photography è forte, diromente e unica proprio per la sua estemporaneità, immaginate il momento più impensabile in cui – in una fiera – desiderate essere “paparazzati” ed esprimete un desiderio.
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