Molte volte si dimentica che, attraverso la pratica del Cosplay, si ha la possibilità di approfondire alcune tematiche legate prettamente alla realizzazione di alcuni principi che reggono questo settore. Infatti, noi della “Mankey News”, non ci tratteniamo mai nel presentare ai nostri amati lettori, il “terreno” dove si piantano i “semi” della passione disinteressata. In questo caso, gli scatti e i palcoscenici fieristici, servono ad aprire quelle porte che ci consentono di vedere i cosplayer attraverso una luce diversa. Diciamo che, incontrare un cosplayer è un’occasione per approfondire e conseguentemente intuire, spunti di creatività.
Le performance artistiche del romano, Emanuele Massimiliani, ci consentono di seguire un lungo sentiero chiamato Cosplay, un cammino che ci porta nell’incantato villaggio di Konoa e in un passato mediorientale rivisitato dalla Ubisoft. Interpretando l’astuto maestro Kakashi e il combattivo Altair, questo giovane della Marino laziale, ha donato ai tanti, un volto nuovo costruito interamente su alcuni personaggi poco rivisitati in questo settore.
Ora, che due più due faccia quattro è un’ovvia considerazione, ma siccome nella vita spesso succede che due più due possa darti cinque, capita di incontrare qualcuno che ci ricorda l’ovvio, ovvero che (nella maggior parte dei casi) due più due fa sempre quattro, e l’ovvio diventa immediatamente sbalorditivo. Emanuele, seguendo in maniera spontanea e spensierata l’arte del Cosplay, ha dato questa importantissima lezione e, coadiuvato da esprti PH del calibro di: Michele Zampino, Mario Buonanno e Agnese Mariotti, è apparso come un soggetto audace e pronto per solcare con determinazione importanti gare regionali. Non possiamo, dunque, fare altro che complimentarci con queste sue invidiabili performance artistiche, frutto di un modo di fare Cosplay da provare senza alcun ombra di dubbio.
