Il ChinaJoy si è svolto nel fine settimana, cambiamenti e restrizioni in piena era COVID

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Il ChinaJoy (una delle più grandi convention che si tiene in Asia) si è tenuta verso il fine settimana: qualcosa è cambiato nell’era COVID

CHINAJOY 2020. La maggior parte degli spettacoli nel mondo hanno subito soppressioni, rimandi e drastici cambiamenti e la maggior parte delle convention della regione cinese sono state messe da parte dato che la pandemia da coronavirus impone il distanziamento sociale.

Tuttavia, a Shangai sono stati all’incirca 150mila i fan che hanno preso parte al ChinaJoy, un evento di quattro giorni con un mix attrattive geek, nerd e otaku che si incontrano, sia dal vivo che che online. L’ibrido tra web e real che si è innestato, infatti, per molti potrebbe essere la nuova prassi nelle convention.

Il ChinaJoy (ufficialmente China Digital Entertainment Expo and Conference) l’anno scorso ha radunato a sé ben 380mila fan desiderosi di fare Cosplay, giocare alle ultime novità videoludiche, assistere all’anteprima di qualche opera e acquistare nuovi gadget.

Quest’anno l’evento è andato avanto, però, sullo sfondo delle cancellazioni (tra cui il popolare CES Asia a Shanghai) e dei grandi stravolgimenti.

L’evento ha attirato meno della metà delle persone che hanno partecipato allo scorso anno e la crew di Howell International Trade Fair ha affermato che hanno guardato il ChinaJoy in streaming da casa.

«Riteniamo che questo aiuterà la Cina e le società di intrattenimento digitale del mondo a tornare sulla strada del rapido sviluppo il prima possibile, aumentare la fiducia ed aiutare il settore a riprendere la sua normalità», si evince dalle dichiarazioni di Zhihai Han di Howell International Trade Fair rilasciate sulla BBC.

L’evento, oltretutto, si è evolto tra misurazioni di temperature, maschere facciali e scansioni di riconoscimento. I players delle attrattive videoludiche e tutti coloro che partecipavano alle varie iniziative che si svolgevano sul campo, dovevano confermare il loro stato di salute utilizzando un codice identitario digitale presente sui loro smartphone.

Ibrido online e real

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Il ChinaJoy ha puntato molto sull’online per attirare nuova utenza e nuovi players. È stata la società cinese Cocos a creare piattaforme streaming finalizzate a consentire ai fan di visitare padiglioni virtuali di diversi sviluppatori di videgiochi senza la loro presenza fisica.

«Penso davvero che questo potrebbe essere l’inizio di ciò che molti vogliono per i giochi incentrati sul cliente. Ci aspettiamo che questo sia uno standard per gli eventi futuri», dichiara Luke Stapley, senior marketing manager di Cocos.

Il mondo è diviso tra chi è spaventato dalla deriva cyberpunk che sta prendendo il mondo a causa del coronavirus, altri, invece, pensano che questa sia una opportunità per un grande cambiamento. Tuttavia, è inevitabile dedurre che la mancanza dei contatti umani ed essere trattati come se fossimo dei potenziali malati in ogni convention è un elemento che può spezzare le gambe all’industria creativa.

«Abbiamo lavorato molto duramente – conclude Stapley – per fornire un’esperienza sul website che consentisse alle persone di visualizzare i più grandi eventi dello spettacolo e cercare nuovi giochi dalle loro case».

La pandemia di coronavirus ha visto un’impennata delle attività per la branca videoludica, poiché le persone erano costrette a rimanere a casa durante i blocchi.

«Ora che il COVID-19 ha premuto l’acceleratore sulla digitalizzazione su tutta la linea e i consumatori accettano il live streaming come un modo normale di vivere gli eventi, prevediamo che questa tendenza continui», ha detto un portavoce di Bilibili, una popolare piattaforma video in Cina.

Questa risulta essere una grande vittoria per gli sviluppatori, ma il lockdown e le misure anti-COVID possono essere un’arma a doppio taglio, considerando che l’industria creativa è una macchina non può permettersi di viaggiare senza l’ausilio di tutti i suoi componenti.

Alcuni hanno dato forfait

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Alcuni dei nomi più importanti del ChinaJoy erano sviluppatori interni e aziende tecnologiche come Tencent e NetEase. Molti sviluppatori stranieri non hanno potuto partecipare all’evento a causa delle restrizioni di viaggio.

«Negli ultimi dieci anni, abbiamo assistito allo sviluppo del settore degli e-sport da un mercato di nicchia a un mercato tradizionale che è ora una delle attrattive più popolari tra i giovani in Cina», prosegue Carly Lee, direttore operativo di Bilibili.

Lo scorso anno il numero di visualizzazioni di video di e-sport su Bilibili ha raggiunto i 44 miliardi, in quanto il gioco competitivo diventa più popolare e il montepremi aumenta.

Gli utenti al ChinaJoy

 

ChinaJoy

Il ChinaJoy ha da sempre attirato players da tutto lo Stato cinese, tutti sono prevalentemente giovani e desiderosi di provare novità geek in grado di lasciarli a bocca aperta. Di contrabbalzo, il mondo del Cosplay riesce a trovare il suo ruolo all’interno della convention in quanto, spesso, i cosplayers prestano il loro volto e le loro skill alla realizzazione dei personaggi delle opere videoludiche.

Una giocatrice (nella foto) era alla sua terza visita a ChinaJoy e si diverte a cosplayerare i personaggi e dichiara: «Non avere niente da fare mi fa impazzire, quindi esco per divertirmi».

Rich Bishop, amministratore delegato della società di distribuzione di app AppInChina, ha aggiunto: «Le mostre più popolari erano i palcoscenici che mostravano una combinazione di e-sport e fan che davano spettacoli di danza».

 

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