Quidditch in Italia, il fantastico sport di Harry Potter diventa reale

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C’è chi si diverte ad immaginare di essere nel magico mondo di Harry Potter e chi invece ci si cala in prima persona. E’ un’idea non da poco quella messa in pratica da un gruppo di sportivi che nel 2011 hanno dato vita al Quidditch. La sezione online della nota rivista Vanity Fair ha raccontato la storia di Michele Clabassi, programmatore goriziano classe ’86, “ha deciso di aprire una pagina su Facebook che, nel giro di poco tempo, è diventata quella dell’associazione italiana quidditch”.

Un vero e proprio passaparola, un successo sui social che ha creato un mondo e che nel 2018 porterà ai primi campionati del Mondo che si terranno a Firenze dal 27 giugno al 2 luglio. Non è una novità assoluta visto che nel 2015 erano stati disputati i primi campionati europei. La particolarità di questo sport è quella di non ritenersi dei cosplayer:

“L’ho scoperto su YouTube nel 2009: all’epoca era predominante la componente folkroristica – spiega l’ideatore alla rivista-. I giocatori erano simili a cosplayer. Avevano mantelli e scope, cercavano di replicare il più possibile le scene del film. Ovviamente senza volare (ride, ndr). Al di là della passione per il racconto, noi non siamo dei cosplayer”.

Un distacco netto che però potrebbe essere ricucito. Perché non praticare lo sport tenendo fede anche all’aspetto del vestiario? Esattamente come nelle discipline delle arti marziali orientali. E’ pacifico che per praticare Karate, Kendo, Kung-fu ed altre discipline siffatte ci si debba calare in quel mondo ed in quella filosofia. Lo stesso potrebbe avvenire per il Quidditch. Intanto i moltissimi appassionati, che da anni realizzano e si cimentano nell’interpretazione del mondo magico, potranno avere uno spunto in più. Rendere realistiche al massimo le proprie passioni.

 

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