Alessia, una Harley che piace e conquista i fan del genere

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È sempre più grande e autorevole il numero di cosplayers dedicati alla regina dei cattivi, Harley Quinn, nelle sue innumerevoli settori e grazie al meraviglioso titolo, Suicide Squad, il personaggio accresce la sua fama, sia nel mondo della DC che nel mondo del Cosplay.

La mission della meravigliosa artista capitolina, Alessia Dionisi, è quello di dare spolvero (con la complicità di altre sua colleghe) agli stili latenti delle Harley Quinn che si distanziano dal film che ha consacrato la sua ascesa.

Si amplia sempre più, dunque, l’idea di una esposizione della mitica Harley che si discosta dall’arbitrarietà avvenuta negli inizi del fenomeno, sfociando conseguentemente in un universo fatto di iconicità del personaggio, originalità e soprattutto tanta innovazione.

Alessia è una ragazza fantastica che, insieme ad altre ragazze cosplayer, rappresenta un gruppo gremito di artiste e performer che riescono a vincere le difficoltà della vita attraverso un connubio fatto di autoironia, amore e passione: «sono una disabile, ipovedente grave dalla nascita, in pratica i miei nervi ottici non si sono sviluppati a sufficienza… Questo comporta molte limitazioni, eppure grazie all’affiancamento di persone competenti, di svariati ausili e soprattutto dei miei genitori, riesco ad avere una vita normale e a realizzare i miei obbiettivi».

La storia di Alessia si incontra con quella del personaggio di Paul Dini e Bruce Timm in quanto, il la Harley che un tempo era un dipendente del manicomio criminale, Arkham Asylum, viene spinta proprio da un’idea di armonia e libertà a liberare le sua catene e quelle del Joker per seguire aiutare quest’ultimo a realizzare i suoi piani criminali.

In tre battute, la Harley di Alessia presenta due stili diversi: il primo rappresenta i tratti più femminili e allo stesso tempo ribelli di quello che in tanti riconoscono come “gothic fashion”, mentre il secondo viaggia sui fronti che variano dal periodo di “Batman: terra di nessuno” sino a sfociare nei rigogliosi periodi della “Justice League”.

Coadiuvata da eccelsi fotografi del calibro di: Simone Dukas, Riccardo Muglia e David Fagone, Alessia riesce così a portare avanti la scia positiva dei cosplayers che evolvono le tendenze, divenendo conseguentemente, un tassello importante nella scalata verso la radicalizzazione della ricerca creativa dei Cosplay su Harley Quinn.

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