Luca, alla ricerca del ladro dei ladri

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Si, certo, l’ispettore Zenigata, è un personaggio straordinario, l’esperienza che provoca le sue apparizioni presso la celebre serie “Lupin III” è davvero unica. Con l’opera di Monkey Punch si ricerca il cult, sia nelle azioni che nei movimenti dei tanti personaggi, si respira l’ondata dell’età dell’oro dell’animazione nipponica.

Tra i tanti, Zenigata è sicuramente uno dei più caratteristici, egli rimane nella memoria di tutti come un poliziotto molto abile, ligio al dovere e fedele alla causa dell’Interpol. Le sue attività investigative lo hanno portato spesso a scontrarsi contro la causa della sua vita “Lupin”.

Tuttavia, in casi estremi esterna la verità dei fatti, urlando a squarciagola il suo affetto verso il ladro gentiluomo. Si tratta, dunque, di un rapporto di odio e amore verso Lupin ed è forse questo il principio che ha dato a Zenigata un ruolo privilegiato all’interno dello storico titolo.

A farci vivere questi sensazionali ricordi, abbiamo un cosplayer dotato di una tecnica sopraffina e di uno sguardo magnetico capace di attirare a se l’interesse di chiunque ha la fortuna di osservare le sue performance artistiche: il suo nome è, Luca Silvestri.

L’aspetto interpretativo gioca un ruolo determinante nel Cosplay, gli sguardi e le pose ritratte dai sublimi scatti di, Martina Silvestri, la dicono lunga sulle emozioni raccontate e generate dal mitico Luca che, grazie ad esso, riesce e percorrere a passo felpato i gusti dei propri fan.

Il percorso artistico suscitato dal lavoro di Luca apre anche un interessante dibattito: quali debbono essere le priorità delle nuove opere di animazione? Sarebbe il caso di fare qualche passo indietro per regalare alle future generazioni delle opere di qualità degne dei pilastri del passato?

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