Daunia Comics 2018, con Metal Mark si muovono gli ingranaggi dell’Original Steampunk

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DAUNIA COMICS 2018. La Fiera di Corso del Mezzogiorno, luogo di creatività e talenti di incommensurabile spessore, ha avuto anche molti Original cosplayers che hanno trionfato nelle lunghe “passerelle” presso i numerosi stand presenti all’interno dello stabile.

Fuori i competitor facevano faville, sfoderando colpi da manuale, dentro invece, gli Original – tra i tanti ricordiamo quello del mitico Metal Mark – facevano goal da metà campo. È passato spesso di fianco a me questo ragazzo, dotato di uno sguardo magnetico ed una fisionomia del viso che ricorda quegli scenari misti fra il vittoriano e l’underground, dove civiltà sull’orlo di una crisi vivono conflitti interni che volgono verso l’autodistruzione della civiltà.

Fantastico Mark, con quella sua tenuta Steampunk e un archibugio aggressive che fa da cornice ad un costume calzante, per un personaggio immaginario incalzante, avvincente e pronto ad autoconsacrarsi come un “bastardo senza gloria” in grado di impensierire un ipotetico regnante cacotopico.

Gli scatti di un’arrembante, Giovanni Pugliese, mettono a nudo l’audacia di questo giovanissimo cosplayer, figlio di quella Trani che amiamo, di quel comune della soleggiata puglia fucina di Cosplay seducenti e “stilosi” sino allo sfinimento: «mi viene in mente il primo Lucca Comics – dichiara Metal Mark – era il 2014 se non sbaglio e mio padre mi fece questo regalo abbastanza straordinario. La cosa che mi colpì (oltre alla miriade di Cosplay) fu la sfilata della Steampunk Italia. Una trentina di persone tutte in abito steampunk con armi e abiti tipici di quello stile. Un altro elemento che mi ha portato grande ispirazione è il gioco “The Incredible Adventures of Van Helsing”, dove lo steampunk non viene assolutamente a mancare. Quindi dopo un paio di anni decisi che volevo portare un Cosplay inerente a questo tema in qualche fiera. Così iniziai a comporlo pezzo per pezzo. Prima ottenni solo il cappello che mi regalò un’amica, poi l’abito e i pantaloni che trovai da un ottimo negozio inglese, successivamente la maschera che subito mi saltò all’occhio e infine la pistola, acquistata al Daunia Comics stesso – prosegue il talento pugliese – Diciamo che anche renderlo leggermente più gotico è stata una mia intenzione per farlo più “affascinante”».

Questi aspetti di vita vissuta sono caratterizzanti, nel mondo del Cosplay vi sono esperienze, racconti, scintille degne di un romanzo e questo traguardo per Mark deve essere uno stimolo a migliorare sempre più, essendo consapevoli di un principio universale, “un atto d’amore genera un flusso infinito”. Infatti, fu proprio quell’atto d’amore di un padre che, dando al proprio figlio una possibilità, ha piantato il seme che ha generato la bellezza di questa performance.

«Portare quel Cosplay per me significa molto. Mi permette innanzitutto di staccare dalla vita quotidiana e di immedesimarmi in un personaggio, o meglio – in conclusione – in un me stesso che non ha timore di essere giudicato. Inoltre, avendo molti amici cosplayer, è una situazione molto appagante discutere con i tuoi amici riguardo il costume ed i complimenti che ti fanno a riguardo. Molte sono anche le gaffe di coloro che non conoscono lo stile, ma non posso biasimarli. Questa fiera penso sia stata la più “movimentata” tra quelle che ho seguito. Molti fotografi e molte persone con cui scambiare chiacchiere, foto e altri divertenti aneddoti. Risate, scherzi e divertimento assicurato. Non vedo l’ora di poter ritornare».

Per Mark il Daunia di quest’anno è stata un’esperienza ricca, frizzantina e fresca. Corso del Mezzogiorno può divenire così un modello di crescita e continuità per diverse altre realtà italiane dediti a creare un qualcosa di magico e affascinante per i cosplayer della propria regione.

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