Haru K CosplArt, le mille sfaccettature del Cosplay

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La parola chiave è versatilità, quella che porta questo talento a rivestirsi di diversi ruoli, uscendone vincente ogni volta. Kaminari da “Boku no Hero Academia”, Sorey da “Tales o Zestiria”, Ryo da “Devilman Crybaby” e Jack Frost da “Le 5 Leggende”.. E questi non sono che alcuni tra i tanti Cosplay che vanta il curriculum di questo ragazzo.

Passione e impegno che divengono i risultati della sua creatività, portata in auge nelle fiere a cui partecipa e nei set che restiamo incantati ad ammirare. In questa intervista che segue, vi sono quei retroscena di quello che è il suo percorso nel settore.

Haru K CosplArt, un nome che si fa strada in questo mondo grazie ai lavori presentati e che, ancora oggi, vengono sfornati con tutto l’entusiasmo che ha animato il suo esordio nel Cosplay, alcuni anni fa non perdendo mai quella vivacità che lo caratterizza.

Un talento che abbiamo voluto celebrare, anche grazie alla collaborazione della Shui Entertainment, agenzia che fa tesoro dell’arte in ogni sua forma… Ed ora vi lasciamo a questa vivace intervista. Ecco a voi Haru!!!

FOTO

INTERVISTA

Ciao Haru e grazie per averci concesso questa intervista per mankeynews.com ^-^ Rompiamo il ghiaccio con una domanda base, ma introduttiva. Come ti sei avvicinato al mondo del Cosplay?
« Ciao ragazzi, grazie a voi per avermi contattato! Successe tutto intorno al 2012/13, quando frequentavo ancora le medie. Grazie a delle compagne di classe mi avvicinai al mondo degli anime e manga, trasportandomi nel buco nero delle fiere. Prima di tutto ciò neanche sapevo dell’esistenza delle fiere del fumetto e, figuriamoci, del mondo del Cosplay. Mi interessò da subito e, senza aver mai partecipato ad un evento prima, preparai il mio primissimo lavoro, se così possiamo definirlo ».

Iniziamo subito con l’entrare un poco più a fondo dei tuoi lavori, di cui alcuni presenti nell’articolo che completerà questa intervista. Ne hai uno preferito?
« In realtà uno in particolare no! Sono affezionato in modo diverso a tutti i personaggi che ho interpretato, chi più chi meno. La maggior parte di loro per valore affettivo, altri perché la serie da cui deriva quel personaggio mi è stata vicina in periodi particolari della mia vita o altri perché l’ho seguita con persone per me molto importanti. In particolare, quelli che sono nell’intervista, sono quelli per me più importanti ».

Ci sono tappe obbligate o che segui costantemente nella realizzazione di un Cosplay? Se sì quali sono?
« Sono una persona molto ordinata, almeno in partenza, poi il caos mi assale. Mi piace tantissimo creare una sorta di work plan delle cose da comprare o craftare, inserendo il lavoro che posso sbrigare subito e quello che preferisco fare più avanti, oppure ciò che posso far da me o che devo commissionare. In più, prima di iniziare un determinato personaggio, mi piace sempre fare una sorta di “prova” che tengo per me ».

In base a quale variabile scegli il personaggio da interpretare? Vai unicamente su un preferito o vi sono altre componenti?
« Di solito tendo ad andare subito sul personaggio che preferisco della serie, anche se però la maggior parte delle volte entrano subito i fattori del “ma se poi ci sto male?”. Per fortuna tendo sempre ad innamorarmi di personaggi che, bene o male, riesco ad interpretare senza essere ridicolo! Un altro fattore importante per me è la questione “Cosplay di coppia/gruppo”. Preferisco avere sempre almeno un partner, senza qualcuno accanto non sarebbe la stessa cosa. Per questo mi piace scegliere personaggi che possono essere accoppiati e che, insieme, rendono bene ».

Secondo te vi è una caratteristica particolare che deve possedere un cosplayer?
« Fantasia e creatività, senza dubbio (ma non dovevo sceglierne solo una?). Senza di esse la “magia” legata al Cosplay cessa di esistere. Oltre a poter trovare soluzioni intelligenti per creare i propri costumi, possiamo immedesimarci alla perfezione nel personaggio interpretato, potendo creare situazioni per photoset/video che riescono a trasmettere le stesse sensazioni che trasmetterebbe quel personaggio ».

Parliamo un po’ di Gare Cosplay. Hai mai partecipato a qualcuna? Raccontaci una esperienza che ricordi particolarmente
« Ho partecipato a due piccole gare Cosplay nella mia zona! Non sono mai riuscito a raggiungere neanche la top 3 (sigh), però è stato divertente. Nella primissima gara, feci Kirito di SAO insieme ad una mia amica da Leafa. Fu un disastro, la nostra scena era quasi improvvisata, preparata poco prima dell’inizio della gara e con una base musicale sbagliata. Per fortuna il nostro imbarazzo dopo la scenetta non fu percepito dal pubblico (o almeno, così mi è stato riferito), ma ogni tanto mi capita di ripensarci e mi viene voglia di sotterrarmi ».

Ripercorrendo la tua carriera e tornando al primo COsplay che hai realizzato ti rammenti le difficoltà che hai incontrato? Come le hai superate? Come è stato vedere il lavoro finito?
« Pensare al mio primo Cosplay mi viene solo da ridere! Ero la barzelletta di L di Death Note, senza una parrucca ed i capelli colorati di neri grazie ad una bomboletta spray. Faccio sempre un po’ finta che non sia mai successo e salto a piè pari subito al secondo Cosplay. Fu Len dei Vocaloid nella versione Love is War. Io e la mia compagna ci impegnammo tantissimo per farli, soprattutto per essere il più fedeli possibili, creandoci anche accessori non necessari. Ricordo la felicità di finire tutto dopo mesi di lavoro, portarli ed essere circondati dai fotografi come mettemmo piede in fiera. Fu davvero una soddisfazione!  ».

Personaggi diversi, diverse personalità. Come gestisci questa esigenza di versatilità? Ti è sempre facile immedesimarti in chi interpreti?
« Dipende dai casi. Mi capita spesso di fare Cosplay di personaggi che rispecchiano un mio aspetto caratteriale, perciò mi basta enfatizzarlo ed il gioco è fatto. Quando sono totalmente opposti vado sempre un po’ nel panico, prima di fare foto o video sono sempre indeciso su cosa fare e come posare. Ripercorro velocemente la serie con la memoria e cerco di fare il possibile  ».

Parliamo di fiere. Attualmente in Italia molte di queste stanno avendo un’ascesa notevole benchè presenti da non tantissimi anni. Ne preferisci qualcuna? A quali ambiresti partecipare?
« La mia preferita in assoluta è Rimini Comics. Solo da pochi anni ho iniziato a girare l’Italia per le fiere, fino a 3 anni fa partecipavo solamente alle due edizioni del Romics. Da quando ho iniziato ad uscire da Roma, sono riuscito a partecipare solo a Rimini Comics, Lucca Comics e Novegro. Con tutto che le ultime due sono organizzate in maniera eccellente e davvero soddisfacenti in quanto a merchandising per noi fan, il Rimini è la vacanza di cui tutti hanno bisogno. Mi piacerebbe partecipare a più fiere, soprattutto quelle del nord, all’Etna Comics, e tornare nuovamente a Lucca e Novegro! ».

A parer tuo quali sono i personaggi che attualmente sono più “di moda” nel settore Cosplay?
« Quasi tutto il cast di My Hero Accademia! Anche io sono un fan della serie, infatti ho già fatto e pianifico di fare diversi personaggi ».

CI sono progetti in cantiere? Vuoi farci qualche spoiler?
« Certamente! Ho due progetti, di cui uno dovrebbe essere pronto per il Rimini Comics. Piccolo spoiler: è un elfo carino che viene direttamente da un videogioco.
L’altro è il cattivo principale di una serie Anime arrivata anche in Italia diversi anni fa e che, tutt’ora, continua! Non posso dire altro, mi dispiace! ».

C’è un Cosplay in particolare che vorresti sopra a tutti interpretare e creare?
« Probabilmente Andromeda di Saint Seiya, con l’armatura dell’ultima saga. Ho guardato tutta la serie “recentemente”, con una persona importantissima. Questa serie significa davvero tanto per me e riuscire a prepararlo sarebbe un sogno ».

Grazie mille dell’intervista e per il tempo che ci hai dedicato. In ultimo c’è qualcosa che desideri dire al pubblico di “Mankey News”?
« Vorrei davvero ringraziarvi per aver letto tutto quanto, mi fa davvero piacere. Spero di esser stato soddisfacente con le risposte! ».

 

 

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