Niraya, da Final Fantasy la potente magia di Lulu

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Elegante e  meravigliosa, una Lulu che con questa interpretazione di Niraya a tema Final Fantasy, diventa un capolavoro

Intrigante, potente e indomita, questi gli aggettivi di base che vanno a descrivere il personaggio di Lulu, la strega di Final Fantasy X che vediamo accompagnare Yuna nel suo pellegrinaggio e che, qui, vediamo interpretata dal talento di Niraya.

Un Cosplay realizzato dalla ragazza da capo a piedi, dietro attente scelte e precisa volontà di non lasciare nemmeno un dettaglio fuori posto, sino a ottenere quel che possiamo ammirare nelle foto sottostanti.

Interpretazione magistrale dove Niraya riesce a cogliere alcune delle caratteristiche che rendono magica Lulu: atteggiamento, mimica e portamento, un connubio che la cosplayer ha reso naturale e fedele all’originale.

Ad Alessio Nardini, Simone Greco, Stefano Bentivogli e Stefano Motti il piacere di poterla ritrarre, dandoci una testimonianza concreta di quel che è stato un risultato fenomenale, pregno di bellezza e del grande talento di Niraya.

FOTO

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INTERVISTA

Ciao Niraya e grazie per averci concesso questa intervista per mankeynews.com! ^o^ Iniziamo con una piccola parentesi su di te. Come ti sei avvicinata al settore Cosplay?
«Ho sempre amato moltissimo il mondo dei manga, degli anime, dei videogiochi e del fantasy, così diversi anni fa mi sono concessa una visita al Lucca Comics. Lo avevo aspettato con ansia. Scesa dal treno mi sono ritrovata in un mondo magnifico, anche se all’epoca piccolo e poco conosciuto, accanto a me c’era un signore vestito da superman. Un uomo sulla 40ina, che mi ha fatto capire quanto davvero magnifico fosse quel mondo. Ogni giorno indossava giacca e cravatta e andava a lavorare in banca, ma per quei pochi giorni all’anno non era un banchiere, era Superman…e che dire, è stata la svolta….se lui poteva spezzare la routine della sua vita diventando superman, anche io sarei potuta diventare un eroina per un giorno…da allora ogni anno sono andata a Lucca».

Iniziamo a parlare un poco dei tuoi Cosplay, in particolare di quello che ci hai fatto conoscere, ovvero Lulu. Cosa ti ha portato a sceglierla come soggetto di questa esibizione?
«Lulu mi ha stregata sin dal primo istante. È bellissima nella sua diversità e originalità, sia dal punto di vista dell’abbigliamentoche della mentalità, e, nel suo modo di affrontare la vita ho rivisto molto di me. Inizialmente impenetrabile, distante e austera mostra la sua vera natura a poco a poco, perchè nella vita niente deve essere dato per scontato. È un personaggio introverso, a tratti persino scontroso, ma che racchiude una personalità sensibile e gentile. Una persona che non si arrende, anche se accusa molto i colpi che riceve continua comunque a crederci, perchè “ per quanto buia possa essere la notte, prima o poi arriverà sempre il mattino…”».

Parlaci di come hai realizzato il Cosplay, dal costume alla preparazione dell’interpretazione. Hai avuto difficoltà particolari?
«L’abito è interamente realizzato a mano, dal cartamodello all’assemblaggio. È stato difficile trovare le stoffe che rendessero esattamente l’effetto che volevo e dove non sono riuscita a trovare, come per il corpetto ho fatto a mano plissettando un ecopelle morbida. È stato un sogno che lentamente prendeva forma, pezzettino dopo pezzettino, ma che ancora deve essere perfezionato. Volevo che l’abito cadesse addosso per renderlo un po più realistico e alla fine ho scelto di non mettere un cerchio a sostegno della gonna e renderlo tutto più dinamico, e sono soddisfatta, anche se da brava maniaca voglio rifare i ricami a mano per farli identici alla versione originale. L’interpretazione per me risulta sempre difficile, sono molto timida e come lei un po introversa e all’apparenza scontrosa…quindi forse sono tanto legata a questo personaggio per questo, quando la indosso posso essere me stessa…”».

Cosa deve avere un personaggio per portarti a sceglierlo come possibile Cosplay?
«Sono molte le cose che mi attraggono di un personaggio, la psicologia, la storia e il modo di affrontare il mondo. Ogni personaggio che scelgo di rappresentare lo sento vicino, simile in qualche modo. Raramente scelgo i protagonisti perchè anche se li trovo intriganti e bellissimi non rispecchiano molto la mia natura. Quando indosso un Cosplay voglio diventare quel personaggio e non starei bene in qualcosa di troppo diverso da ciò che sono. Quindi direi che ho una passione per i personaggi complessi, in lotta con se stessi o con la società che li cerconda e che a modo loro non si arrendono».

Parlando dell’ambientazione e della saga di Final Fantasy, quale è il tuo capitolo e il tuo personaggio preferito?
«E’ una domanda difficilissima… Final Fantasy è stato un compagno per moltissimi anni. Ho iniziato a giocare alle superiori e piano piano mi sono appassionata a tal punto da ricercare persino il primissimo capitolo uscito. Ma il mio capitolo preferito è sicuramente il VII, e come molti ho amato Sephiroth fin dal primo istante. Dopo aver giocato a quello, il resto è stato meno coinvolgente. Dopo averlo finito mi sono resa conto che niente lo avrebbe potuto superare, per trama e personaggi. Per un po è stato così, ma poi ho giocato il X e incontrato Lulu, e sebbene il mio folle amore per Sephiroth non muoia mai, e il capitolo VII rimanga impareggiabile, credo che lei sia il personaggio che ha definitivamente conquistato il mio cuore».

A che fiere hai partecipato sino ad ora? Quale ti è rimasta nel cuore e perchè?
«Ho partecipato a varie fiere, soprattutto in toscana, ma nel mio cuore c’è e ci sarà sempre la Festa dell’Unicorno. È una delle fiere, a mio avviso, più divertenti. Il posto è bellissimo, il clima piacevole e l’atmosfera rilassante. Ma il motivo percui è la fiera che mi rimarà per sempre nel cuore è uno solo. Per la prima volta ho avuto il coraggio di salire da sola su un palco e rappresentare un personaggio di mia invenzione. Ero terrorizzata e tremavo come una foglia. Tutti i miei amici erano lì che mi sostenevano, e quando i giurati mi hanno dato il premio per la migliore interpretazione per poco non scoppiavo a piangere. Per me è stato un traguardo enorme riuscire a stare davanti a tanta gente senza fuggire terrorizzata».

Hai partecipato a delle Gare Cosplay? Se sì come ti sei preparata a una esibizione sul palco? Come ti sei sentita?
«Dopo l’esibizione della festa dell’unicorno ho partecipato ad altre gare. La preparazione è piuttosto lunga, poiché mi scrivo da sola i testi, registro gli audio e poi li monto con le colonne sonore che ritengo più adatte. Ogni volta che salgo sul palco per me è già una grandissima vittoria. Sono sempre terrorizzata, ma ho delle persone magnifiche accanto che credono in me e che mi spronano a mettermi in gioco sempre. Ogni volta alla fine mi diverto molto, conosco persone nuove e, di tanto in tanto ottengo delle belle soddisfazioni, e anche se non sono una persona competiva trovo stimolante realizzare qualcosa che vada oltre il semplice vestito. In quel minuto mi piace racchiudere la vita e l’essenza stessa del personaggio visto attraverso i miei occhi».

C’è qualche fiera a cui vorresti partecipare, in Italia o all’estero?
«Sogno nel cassetto: andare al blizzcon, portando il mio dream Cosplay».

Come vedi il mondo del Cosplay oggi? Un probabile percorso per uno sbocco lavorativo?
«Ritengo che attualmente ci siano moltissimi cosplayer a livello altissimo, e sempre più persone che si avvicinano a questo mondo per divertirsi. Personalmente ho iniziato per divertimento e tutt’ora lo faccio per questo motivo. Ma, proprio perchè è una passione, sarebbe bellissimo se potesse diventare un vero e proprio lavoro, perchè in fondo se nella vita si fa ciò che si ama è come se non si lavorasse un solo giorno».

Come ti vedi di qui a 5 anni?
«In cerca di nuove sfide che mi aiutino a migliorare e probabilmente con l’armadio talmente pieno di Cosplay da costringermi a traslocare».

Cosa pensi dell’attuale settore Cosplay italiano? Cosa potrebbe fare per migliorarsi ancora?
«Gli italiani sono artisti pieni di ingegno e fantasia, e i risultati si vedono. Seguo molti cosplayer, sia ragazzi che ragazze e trovo che abbiano raggiuno dei livelli veramente magnifici. Come in tutte le cose ci sono anche lati negativi ovviamente, ma preferisco valutare quelli positivi. Il mondo del Cosplay, come tutte le cose può sempre migliorare magari condividendo i progressi, le scoperte e lo conoscene anche con chi si sta avvicinando questo mondo, ma alla fine credo che ognuno di noi possa semplicemente migliorare se stesso».

Quali pensi siano le doti fondamentali per fare di una persona un buon cosplayer?
«Voglia di divertirsi, mettersi in gioco e continuare a provare. Anche i migliori, quando hanno iniziato, hanno sbagliato, ma alla fine bisogna perseverare. Se si sceglie un personaggio che si ama e ci si impegna per rappresentarlo al meglio si è ottimi cosplayer».

In ultimo, al fine di porgere un saluto ai nostri lettori, desideri dire qualcosa al pubblico della mankeynews.com?
«Per me il mondo del cosplay è stato per molto tempo un rifugio, un luogo sicuro e magnifico dove essere me stessa interpretando qualcosa di diverso. Vi ringrazio per aver dedicato qualche minuto a conoscermi come artista. Spero che questo fantastico mondo aiuti altre persone timide e introverse come me a trovare la loro strada e ringrazio la mankeynews.com per avermi dato la possibilià di far conoscere anche queso lato del Cosplay, un po meno conosciuto ma molto presente. Grazie di cuore».

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