I Troll e il Cosplay, i consigli su come arginare questo fenomeno negativo

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Oggi desideriamo affrontare un tema molto crudo e spesso ricco di contrasti nel mondo del Cosplay, sono tanti i cosplayers che detengono, infatti, opinioni divergenti a riguardo.

Stiamo parlando per l’appunto del fenomeno “Troll” , ovvero di persone (spesso anche esterne a questo settore) che, indipendentemente dalla loro competenza in materia, insultano il prossimo con una superbia davvero disarmante.

L’opinione di gran parte dei cosplayers a riguardo è la seguente “le critiche costruttive sono ben accette, i commenti negativi molto simili a quelli che potrebbe partorire uno scaricatore di porto del ‘700 no”.

Non siamo di certo noi della “Mankey News” i più accreditati a raccontare degli innumerevoli danni psichici che possono esser generati da sgraditi monologhi ai danni di cosplayers più o meno affermati nel settore.

Esistono nel web numerose fonti autorevoli che spiegano dettagliatamente i rischi di questa piaga, purtroppo non circoscritta unicamente nel Cosplay.

Tutti questi siti si immergono con coscienza in questo tema elencando minuziosamente la stupidità dei flame nei social e gli insulti che certi individui infliggono all’interno delle Fiere.

Nei palcoscenici nazionali (indipendentemente dal loro seguito) sono in prima linea nel contrasto a questa forma subdola di violenza psicologica, nonostante episodi sgraditi possono sempre verificarsi.

Sulla vicenda si esprime il direttore responsabile della “Mankey News”: «ricordo con profondo dispiacere quell’episodio che vidi in un’importante fiera italiana a cui partecipai, dove desideravo scattare delle foto ad una bellissima cosplayer, ma non ebbi il tempo a causa di un cretino che la insultò facendola scappare».

Sono diverse le cause scatenanti e sono altrettanto variegati i modi per arginare questi atti di inaudita meschinità:

I CONSIGLI DELLA REDAZIONE

Noi della “Mankey News” offriamo a chi ha subito questi atti di violenza e chi in futuro potrebbe ritrovarsi impelagato in questi episodi spiacevoli, dei semplici punti disponibili al di la del sesso e della complessità dell’episodio:

  1. siate sempre consapevoli del fatto che, chi insulta, non è in grado di sostenere una conversazione civile, per tanto: se l’episodio si verifica in una fiera nazionale, esiste il roster dell’evento sempre pronto per risolvere la questione nel migliore dei modi, se l’espisodio si verifica nel web, è un bene lasciar degenerare il troll, effettuare uno screen del contenuto e segnalare il contenuto al social di competenza
  2. è sempre bene fare gruppo e dialogare tra cosplayers, molte cosplayers pubblicano nel loro profilo i commenti osceni e offensivi ricevuti in privato o all’interno di un post, questa è da ritenersi una soluzione vincente. Verso la fine del 2017, inoltre, è nato Cosplayers Defender un gruppo libero su Facebook che permette a tutti i cosplayers di avere un confronto sul tema e aiutare i propri colleghi vittime di cyber-bullismo
  3. non bisogna mai lasciarsi condizionare dal giudizio di questi individui, spesso le loro opinioni sono frutto di esperienze negative pregresse che loro hanno vissuto e vomitano sul prossimo. Costoro non conoscono il Cosplay e non hanno nessuna competenza per poter dispensare opinioni. In merito, esiste un racconto popolare che è molto esaustivo a riguardo: «C’era una volta un vecchio commerciante di stoffe di nome Italo che aveva un figlio giovane e forte che si chiamava Valeriano. Un giorno, entrambi si misero in viaggio verso Roma per acquistare delle nuove stoffe che provenivano dal lontano Oriente. Partirono una mattina molto presto: il cammino era lungo e faticoso, per questo decisero di portare anche il loro piccolo asinello. La bestiola era giovane ma mansueta: spesso Italo lo portava con sé per giungere fino al mercato, caricando la sua schiena di pesanti tessuti e stoffe pregiate. Padre e figlio decisero di portare con loro l’asinello in modo che, portati a turno dalla bestiola, potessero alleviare la fatica del percorso. Mentre il padre veniva portato dall’asinello e il figlio procedeva con i suoi piedi, i passanti, vedendoli, li schernivano: “Ecco!”, dicevano, “un vecchietto moribondo e inutile, mentre risparmia la sua salute, fa ammalare un bel giovinetto!”. Valeriano, sentendo queste parole, diceva ai passanti: ”Mio padre è anziano e io sono giovane e forte; per questo lui è trasportato dall’asino e io cammino a piedi!”. Ma il vecchio Italo si vergognò tanto che in un attimo saltò giù e ordinò a suo figlio di salire al suo posto, suo malgrado. Così, il vecchio padre camminava a piedi e il giovane Valeriano viaggiava comodamente sul dorso dell’asinello. Ma dopo poco, la folla dei viandanti non tardò a borbottare: “Ecco, un giovinetto pigro e sanissimo, mentre indulge alla sua pigrizia, ammazza il padre decrepito!”. Il ragazzo, vinto dalla vergogna, si sentì in colpa e costrinse il padre a salire sull’asino insieme a lui. Così, venivano portati entrambi dall’unico quadrupede: il borbottio dei passanti e l’indignazione si accresceva, perché un unico piccolo e giovane animale era montato da due persone. “Povera bestiola, quanto peso è costretto a trasportare sulla sua giovane schiena!”. Padre e figlio, sentendo le chiacchiere della gente, si sentirono entrambi in colpa: scesero dall’asinello e decisero di procedere a piedi, liberando così la bestiola da ogni peso. Allora sì che si sentì, dopo poco, lo scherno e il riso di tutti i passanti: “Due asini, mentre ne risparmiano uno, non risparmiano se stessi”. Allora il padre, stanco di tutti questi discorsi disse saggiamente: “Vedi figlio: nulla è approvato da tutti; ora ritorneremo al nostro vecchio modo di comportarci”».
  4. per un consiglio su un Cosplay, chiedete sempre agli esperti del settore, chi è competente in materia non offenderà, avrà generalmente un tono moderato, farà tutto il possibile per mettervi a proprio agio e non giungerà mai a conclusioni affrettate
  5. ascoltate più spesso il vostro cuore: in alcuni casi potreste rimanerne sorpresi. Perché in alcuni casi è determinante fare tesoro di tutti i consigli e scegliere autonomamente la strada giusta da seguire.

Vogliamo, dunque, concludere questo nostro approfondimento con poche parole: innanzitutto desideriamo premettere che il nostro intervento non vuole essere un nostro ergerci a giudici, poiché se c’è qualcosa in cui crediamo è la libertà di espressione di tutti, indipendentemente da genere, età ed etnia.

In secundis, vogliamo rammentare costantemente quanto questo settore possa, oltre ad un sano hobby, essere anche un’opportunità di socializzare, di conoscere nuove realtà e, perché no, anche motivo di crescita personale.

 

 

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