Elena Musetti e il bodypainting, storie di intercultura indescrivibili

Spread the love

La crescita del bodypainting, insieme alla sua correlazione con il mondo del Cosplay, rimane sempre in costante ascesa in Italia, entrando conseguentemente in una fase di maturazione e consolidamento che rende a dir poco entusiasti.

Molti performer si avvicinano a questo settore, mentre altri sono divenuti man mano una colonna portante per tutti i vari disegnatori. Tra questi c’è un nome veramente importante e degno di essere divulgato anche in un quotidiano dedicato al Cosplay come il nostro: Elena Musetti.

«Nata a Viareggio nel 1987, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo degli effetti speciali e body painting in “tarda età” rispetto alle mie colleghe tele. Tutto è cominciato per gioco insieme ad un amico a quel tempo ora compagno di vita e di Arte, Andrea Benocci, pluripremiato a livello mondiale campione italiano, ed insegnante di effetti speciali: nacque così Aanisah la vampira di Porto Venere (SP) il mio primo lavoro da modella». Queste sono le dichiarazioni della performer Elena, rilasciate per il nostro quotidiano online.

Sono tanti i capolavori presentati da questo straordinario gioiello toscano, una donna di gran talento che promuove lo stile di maestri italiani, come Francesca Traciotti e Martina Turco, che non trovano ancora il sostegno offerto negli altri Paesi europei.

Con il suo corpo divino e il portamento ninfeo, Elena ha avuto modo di partecipare a straordinarie manifestazioni dedicate al bodypainting, tenutesi a Sanremo, in Austria, nella sua amatissima Toscana, prendendo parte alle grandi competizioni come il campionato italiano e mondiale.

«Da Porto Venere in poi – racconta Elena – ci fu un susseguirsi di emozionanti e colorate avventure con altri painter, podi e gioie, performance ed interpretazioni. Sui podi di varie gare italiane con l’artista Dedhalae, sono sbarcata sul palco del mondiale la prima volta (con l’artista romagnola Arianna Barlini) poco dopo aver iniziato questa colorata avventura… Ricordo ancora la paura del palco gigantesco per la mia poca esperienza ma si rivelò un successo per me! Ho preso tutte le mie emozioni e le ho incanalare nell’interpretazione sui set fotografici ed in performance». Esperienze indimenticabili che segnano una tappa importante, sia per la sua carriera che per l’intero mondo del bodypainting.

Il dominio dei principali trend globali (quali il dandy, l’emo, l’hipster o il gothic style) viene costantemente messo in discussione all’interno del bodypaintng, sia a livello dei singoli paesi che a livello internazionale; questo perché a realizzare questi magnifici lavori, troviamo individui abituati a solcare gli orizzonti più impensabili.

I successi degli artisti, sono correlati a quelli degli interpeti che, come Elena, si prestano a divenire un vero e proprio quadro dedito ad ospitare una raffinata e deliziosa opera d’arte. «Nell’anno 2017 sono stata sui podi come terza classificata il primo giorno (artista toscana dedhalea) e prima classificata il secondo giorno (Andrea Benocci e Barbara Passarini) del campionato italiano… Un’emozione fortissima… Una performance a cui sono molto legata, istinto puro su “linee guida” studiata e voluta in base all’opera che stavo portando alla luce in quel momento!».

Il valore generato grazie all’impegno profuso di tutte le parti in gioco, si spinge oltre ai comuni canoni destinati a divenire leva per i costumi di massa, elevandosi di fatto ad una bellezza che non può e non potrà mai detenere risposte di natura razionale. «Io non sono una modella io sono un’interprete, un “mezzo” per dare vita ad un’opera d’arte! – Conclude il talento toscano Elena – Il podio del mondiale come terza classificata (painters Silvia Vitali e Tiziana La Monica) un tripudio ai sogni… E da lì ho voluto passare la mia passione a molti altri, insieme ad una collega d’arte abbiamo iniziato a fare corsi per performer di bodypainting ed effetti speciali o per chiunque interessato ad interpretare un personaggio o un’opera… Perché noi tele siamo arte vivente ed interpretare, sia sui set fotografici che sul palco, è la nostra passione la nostra “missione” è quello che ci, MI, rende felice».

Gli elementi raccolti da questo capolavoro d’arte vivente, sono più che essenziali al fine di rendere magica l’esperienza di ogni lettore, tutto questo lo dobbiamo al sudore degli abili artisti sopracitati, dalle sublimi capacità di Elena Musetti e da PH del calibro di: Paolo PafaAlessandro Malgrande.

FOTO

 

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *