È bello parlare di apocalisse quando a causarla è proprio la straordinaria Tsuna Midori, una ragazza eccezionale che, per l’appunto, con il suo fascino e la sua indiscutibile propensione verso il Cosplay, ci verrebbe da dire palesemente: “sei proprio la fine del mondo”.
Quello che goliardicamente possiamo denominare “giudizio universale” avviene quando questa musa lucchese ci dona l’estasi allo stato puro impersonando il “beato fra i Bronze Saint”, Shun di Andromeda, in un crossplay che definirlo “da urlo” sarebbe riduttivo.
Nella prima serie, il cavaliere dello zodiaco della costellazione di Andromeda, ha avuto modo di attraversare periodi molto duri che: prima lo hanno portato a ottenere la prestigiosa investitura e poi, dopo numerose peripezie, a ricongiungersi con il fratello Ikki.
Saint Seiya è un’opera davvero ricca di ispirazioni genuine e di riferimenti storici di grande rilievo, tutti spunti che la bella Tsuna è riuscita a cogliere come se fossero doni provenienti dalle stesse stelle dei leggendari cavalieri ateniesi.
La semina è un risultato di un lungo cammino, affermano i grandi filosofi e come possiamo dare loro torto? L’esempio di questo rigoglioso raccolto è senza dubbio questa bellezza che, grazie alla sua predisposizione per questa forma d’arte, ci regala emozioni indimenticabili.
Sarebbe riduttivo continuare ad argomentare al fine di dar luce a ciò che illumina come un faro gli occhi di tantissimi fan: i dettagli del suo affascinante volto orientaleggiante, il fiero portamento di un guerriero valoroso, un’armatura costruita così bene che si calza chirurgicamente sul soggetto artistico, sono aspetti sublimi che non hanno bisogno di parole.
Godiamoci questo capolavoro d’arte vivente, fino a restituire con una naturalezza quasi magica, la passione e l’amore per il Cosplay che c’è stato spontaneamente offerto.
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