Ranma Saotome e Kiritsugu Emiya ha una cosa in comune, entrambi lottano seguendo dei pricipi etici ben definiti, sebbene vivono due mondi e due storie diverse, questo due grandi combattenti hanno dei valori che s’intersecano tra loro come le tessere di un puzzle.
Ad interpretare questi due capolavori, abbiamo il vivace cosplayer di Cologno Monzese, Andrea Chieppa, che con le sue indiscutibili qualità interpretative ci offre tanti spunti su cui riflettere e, soprattutto, due capolavori di indiscutibile valore.
Nel primo possiamo vedere un personaggio che ha vissuto e non poco, un ragazzo che entrato forzatamente nel mondo degli adulti e che, carico di rabbia e dolore, decide di percorrere un cammino lungo e tortuoso al fine di proseguire le sue lunghe ed estenuanti ricerche.
Dall’altra parte, abbiamo un Ranma che, sebbene si ritrova in un’opera meno carica di quelle scene crude tipiche di Fate Zero, porta in volto gli occhi di una tigre ruggente ed determinata a farsi rispettare in una giungla irta di problematiche.
Siamo, dunque, dinnanzi a due opere molto importanti che – attraverso scatti molto artigianali – mostrano tutte le qualità interpretative di un ragazzo che vive il Cosplay come una bella passione, riuscendo di fatto a creare degli elementi validi con le ispirazioni più frammentarie. Godetevele.
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