Alessia nei panni di Gamora, l’emozionante avvento di un capolavoro

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Nelle comuni esperienze Cosplay si trovano diversi concetti lontani persino dai cosplayer stessi, perché statici, logorati e spesso anche fraintesi, essi hanno sì il loro significato eppure appare distante a chi pratica assiduamente questa cultura.

Tra questi concetti abbiamo l’espressività, usata spesso da noi informatori d’arte e inesistente, sia nelle gare Cosplay che durante la realizzazione di un set. Tuttavia, la sua esistenza, rovescia a trecentosessanta gradi la percezione che un’osservatore attento può avere su una qualsiasi performance, in quanto si tratta di un potere immenso una chiave eversiva che, se inserita nel lucchetto e girata, apre quella dimensione opposta ai rigidi canoni che la mente comune ha di un determinato personaggio.

Tra i rappresentanti della creatività by Cosplay, abbiamo la cosplayer partenopea, Alessia Stornaiuolo che, si discosta totalmente dal superfluo eccesso di fedeltà, per rappresentare una Gamora che sciocca – come una scarica elettrica – l’automatismo psichico dei fan.

Si tratta, infatti, di una risposta energica – e anche un po’ surrealista – alla Gamora interpretata dall’attrice statunitense e di origine portoricana e dominicana, Zoe Saldana, oltre alle connotazioni fisiche e facciali diverse, abbiamo anche modo di percepire quell’espressione fiera e solenne di opposizione alla collocazione estetica delle varie opere cinematografiche.

«Prima di decidere di fare il Cosplay di Gamora – ci racconta Alessia -, ero indecisa tra quest’ultimo e Spidergwen. Però pensando alla vedova nera al quale ero molto legata, anche per il carattere ( forse un po’ chiuso e razionale) volevo trovare un altro personaggio che mi rappresentasse. E nonostante Spidergwen o comunque Spiderman mi piaccia tantissimo ho pensato che fossi più vicina a Gamora – e proseguendo, scopriamo ulteriori dettagli artistici -. Così verso novembre/dicembre ho iniziato a cercare un po’ le varie soluzioni su internet… Ovviamente si potrà dire che non si è cosplayer se lo si compra su internet. Ma in realtà io credo che quello che c’è dietro un Cosplay non è il mezzo ma la dedizione».

Da qui possiamo dedurre che questa affascinante ragazza napoletana aveva l’idee molto chiare, sfruttando le peculiarità caratteriali della Gamora della Marvel, ha avuto modo di raggiungere il suo scopo, ben più elevati del semplice: “impersono Gamora“. «Dopo aver ricevuto il vestito l’ho adattato al mio corpo cambiandone molte parti (quindi non l’ho usato così “bello e fatto”) – un altro sentore importante che va tenuto in considerazione prima e dopo l’ammirazione degli scatti a cura del PH, Michele Sorrentino -. Poi sono passata al dover imparare il trucco… la parte più difficile e impegnativa. Dove credevo veramente di non riuscirci… Fortunatamente, dopo 3 ore di preparazione, sono riuscita ad entrare per la prima volta nei “panni” di gamora. E si ogni volta mi sono svegliata alle 6 per prepararmi per il Comicon nonostante questo iniziasse alle 10. Ho cercato di rappresentarla al meglio che potevo, nonostante la stanchezza che si faceva sentire già a mezzogiorno; ovviamente restando sempre me stessa».

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