L’Oracolo di Giulia Faralli: un capolavoro di eccelsa fattura, per veri intenditori

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Con questi bellissimi scatti (a cura degli esperti PH: Pirati Fotografici,Matteo Domizioli e Giuseppe Faralli) la bellissima Giulia lascia davvero un pezzo di se, interpretando con una verve coinvolgente, il difficile e bellissimo Oracle di Final Fantasy Tactics Advance 2.

Sembra quasi che osservare questo lavoro sia come ammirare un quadro, il susseguirsi di immagini genera una sorta di mostra espositiva che ci trasporta naturalmente verso il capolavoro della Square progettato per la piattaforma Nintendo DS.

«Il personaggio dell’Oracolo o “The Seer” in lingua inglese ha portato in me una sorta di nostalgia da appassionata della Saga di Final Fantasy – ci racconta la cosplayer Giulia Faralli -. Il ritornare al sistema di gioco con le classi mi riporta appunto ai primi capitoli dove giocavi con il mago nero, il paladino, il ladro, l’invocatore ecc. L’Oracolo era una di queste classi, un personaggio molto simile al Mago Bianco per i colori del mantello (bianco con accenni rossi), ma che si distingue da esso per delle curiose orecchio da gatto presenti sul cappuccio. Una classe magica in grado di controllare quasi tutti i tipi di magia, può attaccare con il libro di incantesimi (come ho interpretato io) oppure tramite aste magiche. E’ stato un personaggio che mi ha fatto tornare indietro nel tempo e mi faceva sentire “potente” visto l’arsenale di risorse che poteva usare. La scelta è stata per la sua unicità, non viene mai specificato l’aspetto fisico del personaggio, non si sa se sia uomo, donna o entrambi, nemmeno colore degli occhi, viene sempre dipinta come una figura mora e molto enigmatica. Personaggio sconosciuto e sottovalutato come quasi tutto il party di Final Fantasy TA2, di cui in molti ignorano l’esistenza. E come a mio solito ho trovato un personaggio che stuzzicava la mia curiosità e l’ho realizzato, permettendo anche a persone che non sanno chi sia di conoscerlo e apprezzarlo ^^».

Le sue competenze (conseguenza di una passione per FF) viene fuori attraverso la sua performance artistica, ma il racconto non termina di certo qui: «L’abito è stato totalmente realizzato a mano, la mantella è in cotone spesso, resistente anche alla pioggia (testato durante un Lucca Comics), con le rifiniture in lana, per fare l’effetto laccio – prosegue Giulia -. Le orecchie invece è stata la parte più difficile, ho dovuto modellare con delle pinze il filo di ferro di una gruccia in modo da dargli la forma di orecchie da gatto, rivestendole con la stessa stoffa della mantella e evidenziando i dettagli con del cotone rosso. I pantaloni sono in cotone rosso (lo stesso usato per l’interno delle orecchie) e della stessa stoffa sono fatti le rifiniture dei guanti (i guanti da forno come li chiamo io ^^), questi invece come le stringhe per le caviglie, i dettagli dei guanti, le pezze sui pantaloni, la cintura e il sacchetto per le monete sono realizzati in materiale viscoso marrone simile al raso. Il libro degli incantesimi è stato realizzato creando la copertina con della cartapesta usando come base il Manuale del Geometra che usavo alle superiori – e in conclusione -. Quando l’ho finito mi sono commossa e ho pensato dentro di me, ho fatto una magia °^°».

Tutto ciò va a testimonianza del fatto che, siamo così abituati a materia prima eccelsa o possibilità illimitate, che ci dimentichiamo delle potenzialità dietro ai materiali canonici, quelli da sempre utilizzati dai cosplayer abili nel fai-da-te come questa stupenda venere toscana.

All’interno del suo racconto, correlato a questo divino percorso espositivo, vi sono tutte le sensazioni, tutte le emozioni, il sacrificio e il sudore di una ragazza umile e determinata che (con il solo ausilio dell’immaginazione coadiuvata da tanto impegno) ci ha fatto sognare ad occhi aperti. Alla prossima prodezza Giulia!

FOTO

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