Dragon, sentimenti e Cosplay che non possiamo lasciarci sfuggire

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Quando anni fa vidi il film Dragon, un capolavoro a cura di Indar Dzhendubaev rivisitato cinematograficamente dal libro “Il rituale” ed elaborato in gran parte dalle geniali idee del PH, Uldus Bakhtiozina, mi sono lasciato trasportare da sensazioni indimenticabili.

Era il capodanno del 2017, lo ricordo discretamente perché ero nella stanza di un albergo quando decidetti di inserire quel dvd nell’apposito lettore, forse le stesse sensazioni riuscii a provarle con altri grandi titoli come “Carlito So Way” ed essendo appassionati di diversi generipotete ben comprendere che il mio palato non è così poco fine.

Adoravo sin da subito quel rituale pagano, quei pittoreschi sguardi di un paese medievale ancorato ad un’idea di mondo vicinissima ai nostri sogni nerd. Da lì in poi intrapresi questo magico percorso nel mondo del Cosplay, forse quello che state vedendo ora è anche frutto delle emozioni scaturite dai sentimentalismi di Arman e Mira, pensate mi si scalda il cuore persino a scrivere in questo momento.

Per quanto mi riguarda, si tratta di un film con il quale noi appassionati del Cosplay dobbiamo rapportarci, al suo interno vi è un manuale importante su come essere iniziati alla magica arte dei sentimenti, un qualcosa che se è vivo e vibrante nei nostri cuori è in grado di farci “leggere il vento” sino a volare liberi nel cielo.

In Russia alcuni ragazzi si sono cimentati nella realizzazione di qualche lavoro dedicato a Mira, il Cosplay ha un altro gusto quando si ha modo di interpretare qualcosa che scuote le coscienze.

Bello, accattivante e travolgente, a mio parere indicato per generare delle performance artistiche che si discostano fermamente dai classici concetti che abbiamo metabolizzato in anni di GoT e di LOTR in materia fantasy. Una novità che non possiamo lasciarci sfuggire.

 

 

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