Eris, una dea iconica che rapisce i nostri sguardi irti di godimento

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Gli scatti appassionanti e ispiratrici della dea, Eris Tedesco, prendono nuovamente forma presso la mankeynews.com. Tornano a rivivere, infatti, grazie ad una magistrale performance dedicata a Kelly, protagonista dell’indimenticabile opera “Cat’s Eye”, le più dolci tecniche di seduzione che hanno consacrato questa originale ed intrigante cosplayer laziale.

Ve la presentiamo con occhi denudati da tutti quei muri insormontabili imposti dai trend, dal fashion e dalla critica, come una ladra che ci ruba il cuore per donarlo alla luna. Il capolavoro espositivo non si cimenta soltanto a commemorare lo shōnen di Tsukasa Hojo, bensì diviene egli stesso un’altare dove viene celebrato il senso del sublime.

Benché non vi siano molte parole che possano eguagliare la rappresentazione dell’essenza dell’incanto, i più esperti potranno convenire con noi, condividendo con questo articolo delle sensazioni indimenticabili che si elevano dal piano razionale per accarezzare, conseguentemente, l’immateriale.

Quando ebbi modo di assistere a questo spettacolo, fatti di contorni molto naif, pensai “è una stella” e sapete che non sono certo avaro di giudizi, anche perché quei particolari sono in grado di sintetizzare perfettamente il legame viscerale che unisce Eris con i suoi fan.

Esistono nel Cosplay: conflitti, gioie, amori e angosce, unite a una vibrante passione che brucia ardentemente, senza permettere mai di distruggere nulla. Nei ritratti di Kelly si vive una battaglia fatale per l’amore, la speranza e tutti quei concetti di vita indispensabili per un artista, questa battaglia è vicinissima al pubblico, pura forma astratta di una connessione che ci fa chiedere se siamo o meno all’interno di una canzone.

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