Monti Picentini, location stuzzicanti ed incisive per larpers e cosplayers

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Abbiamo già avuto modo di raccontare al pubblico l’importanza di alcune location italiane, la nostra amata Penisola si sa ne ha da vendere ed è anche per questa ragione che desidero soffermarmi su uno dei suoi ineatimabili gioielli… I Monti Picentini.

Su questo comprensorio del salernitano sorgono, un pò come dei castelli leggendari, dei comuni raffinati e pittoreschi: San Cipriano Picentino, Giffoni Vallepiana, Giffoni Sei Casali, Montecorvino Rovella, Montecorvino Pugliano, Filetta e San Mango Piemonte.

Dei veri e propri capolavori di questa provincia. Non serve di certo un esperto per poter cogliere le potenzialità di un territorio dell’entroterra meridionale ricco di verde e montagne, quando si approda in uno di questi posti, infatti,si ha proprio la sensazione di vivere in un’altra epoca, periodi dove i racconti di draghi, streghe e vampiri facevano spaventare qualcuno.

Strepitosi ed affascinanti sono anche quei piccoli tratti urbani posti all’interno di questi magici paesini, scene degne della miglior letteratura urban fantasy, con le case strette a casa e le ombre delle montagne che lasciano lo spazio a notti di luna intense.

I residenti riescono ad apprezzare la tranquilla vita dell’entroterra e la vicinanza con il Capoluogo è in grado di favorirli negli spostamenti quotidiani mentre, turisti e viaggiatori, possono vivere a pieno le bellezze offerte dalla natura e dalle tradizioni locali, riuscendo così a vivere un’esperienza paradisiaca. Il panorama nerd può cogliere sconfinati benefici dalla storia dei Monti Picentini e da ciò che sono in grado di offrire i comuni che ne fanno parte.

Gli arcaici abitanti di queste terre, furono proprio i piceni – trapiantati dai romani nelle aree del basso appennino italico e tra i più misteriosi mai esistiti –  un popolo glorioso, conosciuto anche per le loro numerose battaglia e la loro tenacia.

La leggenda narra che, questo popolo, in un anno di carestia o guerra, nella specifica del 1° marzo ed il 31 aprile, gli adulti sacrificavano gli animali e gli adolescenti, divenuti adulti, dovevano abbandonare il confine per popolare nuove terre. Piceno, inoltre, deriva dal picchio (un’animale totemico sacro) e la cultura picentina è largamente diffusa in tutta la penisola, Ascoli Piceno è un paese anch’esso profondamente radicato in questa cultura antichissima.

I piceni all’epoca realizzavano necropoli e utilizzavano rituali altamente suggestivi e questo pezzo importante di storia – dove questo popolo indoeuropeo giocò un ruolo molto importante nel quadro politico dell’epoca – attira a se le suggestive dietrologie correlate ai Grv urban fantasy, post-apocalittici cacotopici. Quel gioiellino di San Mango potrebbe essere – per la sua conformazione geografica – un’idea per Grv dalle tonalità epic fantasy o addirittura per interi scenari di Mondo di Tenebra.

I cosplayers, invece, hanno solo da provare godimento nel ricevere scatti da urlo in una location dove il verde incontaminato si erge dominante e spontaneo, le valli creano dei momenti dove la natura sprigiona esplosive e dirompenti, mentre i fasti dei draghi e le fate divengono sempre più vivi e vibranti nei cuori dei sognatori che si ergono vittoriosi con i loro costumi. Che altro dirvi amici, provare per credere.

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