Jinko’s Cosplay, il percorso di un cosplayer tra talento e carisma

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Il talento di Jinko’s Cosplay raccontato tramite un’intervista che narra un poco della sua grande passione

Versatilità, entusiasmo e talento. Con queste tre parole raggruppiamo quel che caratterizza il notevole curriculum Cosplay di Jinko, che si è rivelato un grandissimo calderone di idee, passione e impegno.

Tra i grandi nomi ripresi dalla creatività del cosplayer citiamo, in particolare, Travis Touchdown da “No More Heroes”, Bruce Lee, Bayek di Siwa da “Assassin’s Creed Origins” e Nana Shimura (male version) da “Boku no Hero Academia”.

Capacità espressiva, costumi dettagliati con tanto di accessori… Insomma, a questi Cosplay non manca nulla, eccellendo su ogni aspetto anche grazie allo studio che il ragazzo compie su ogni singolo personaggio.

Un ringraziamento speciale và ai fotografi Chiara Santaterra e FineArt Fantasy Photographer per l’incredibile tributo donato a tutto il lavoro profuso dall’impegno e dalla costanza di Jinko.

FOTO

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INTERVISTA

Benvenuto Luca e grazie per averci concesso questa intervista! Parliamo di Cosplay… Ci spieghi in due parole come sei entrato in questo mondo e qual’è il tuo approccio con questa magnifica realtà?
«S’ certamente. Mi chiamo Jinko, sono entrato nel mondo Cosplay per provare nuove sfide artistiche e anche un modo per mettere in pratica le mie doti di praticante delle arti marziali. Il mio approccio è pura passione e divertimento con il Cosplay».

Esistono un numero davvero impressionante di Cosplay, da quelli ispirati alla cinematografia statunitense e all’animazione giapponese, sino a giungere alle veneri del mondo geek e alle varie sottoculture (goth, steampunk, dieselpunk, solarpunk, cyberpunk ecc. ecc.). I tuoi lavori rievocano il grande cinema delle arti marziali, i fasti di Bruce Lee e altri grandi nomi, ma hai anche interpretato lavori dedicati ai Pokémon, ma anche Beyblade e altre grandi opere. Quali tra le tante opere ti ha donato questa fortssima vena interpretativa?
«Pokemon è stato un caso per una collaborazione, ma Bruce Lee è un tributo per il grande maestro».

Tra i tanti Cosplay da te impersonati spicca quello di Bruce Lee, cosa rappresenta per te questo straordinario volto delle arti marziali? E quali sono le tue deduzioni riguardo il mistero che aleggia sulla sua morte e quella di suo figlio?
«Il mistero per me deve rimanere tale per far sì che la sua leggenda possa rimanere in eterno nel tempo».

Quale tipo di dinamiche utilizzi per crare un Cosplay? Raccontaci la tua fase pre-interpretativa.
«Decisamente uno studio ben approfondito sul personaggio, sulle sue dinamiche e soprattutto il suo stile di vita per poterlo interpretarlo al meglio calandomi nei suoi panni».

Monza è la città in cui vivi, un paese dalle mille sfaccettature che condivide parte dello storico dualismo italiano tra innovazione e tradizione. Che ruolo ha il mondo del Cosplay nel tuo comune di appartenenza?
«Decisamente niente XD anzi è un posto dove posso tranquillamente vivere nel mondo Cosplay senza pregiudizi come lo era a milano».

Parliamo dei tuoi progetti futuri. Sebbene non è possibile prevedere il futuro, hai in mente quale “sogno nel cassetto”? Se sì parlacene.
«Sì, certamente: il mio sogno nel cassetto è poter gareggiare alla Bangkok Comic Con, un evento thailandese, il mio luogo di origine».

Quali sono state le tue esperienze nel vasto mondo del Cosplay? Parlaci delle tue collaborazioni, delle amicizie che si sono costruite nell’arco sia nel web che in ambito fieristico e le mille opportunità che si sono susseguite negli anni.
«Le mie collaborazioni sono spesso svolte per la mia azienda dove lavoro per eventi di Videogiochi. In ambito Cosplay lavorativo ho potuto conoscere l’importanza di certi aspetti costumistici, per le amicizie lì lego di più in ambito fiere con gli amici».

Sappiamo che fai parte del gruppo Facebook “Taverna Cosplay”, come hai conosciuto questi ragazzi e quali sono i progetti che avete per il futuro?
«Li ho conosciuti per caso e spero di poter uscire di nuovo a divertirmi con loro!».

Quando pensi al gruppo “Taverna Coplay” quali sono i primi tre aggettivi che ti vengono in mente per descriverlo? E perché?
«Allegria, positività ed energia».

Parliamo del lockdown mondiale causato dalla pandemia da coronavirus, sono stati dei momenti tragici dell’intera umanità che tutti quanti abbiamo affrontato con orgoglio e senso di responsabilità. Raccontaci le tue attività da cosplayer durante la quarantena.
«Diciamo che per me è stato più un duro colpo per le collaborazioni in ambito Cosplay e  gaming per eventi aziendali».

Qual’è la tua Fiera nazionale preferita? E, secondo il tuo parere, qual’è il futuro che si prospetta per il panorama fieristico mondiale una volta terminata l’emergenza coronavirus?
«La mia fiera preferita rimane Gamesweek, essendo un evento gaming, da cui la maggior parte dei miei personaggi arrivano decisamente per le fiere belle grosse dovranno parecchio aspettare, specialmente eventi come lucca, dove il nuomero chiuso è decisamente impossibile gestire. ma dobbiamo avere pazienza per ste cose».

In ultimo, al fine di porgere un saluto ai nostri lettori, cosa desideri dire al pubblico della “Mankey News”?
«L’unico messaggio che vorrei dare è questo: siate sempre vicini a chi ne ha bisogno in questo periodo buio!E soprattutto LET’S ROCK BABIES POTENTE E POSITIVITÀ ALLA MASSIMA POTENZA!».

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