Goldnessyami, lo sconfinato talento che esplode nel Cosplay di Felicia

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Una Felicia che rapisce il cuore, questo è il Cosplay di Goldnessyami, una delle stelle del settore nazionale

Intrigante, seducente e talentuosa. Non potremmo descrivere in altra maniera la performance di Goldnessyami che ci viene presentata con il personaggio di Felicia dall’opera di “Darkstalkers“, uno dei suoi lavori più peculiari.

Non si tratta solo di una icona del videogioco, ma di una sfida e di una fortunata coincidenza che ha portato la cosplayer a voler provare. Un tentativo che ha dato dei fantastici frutti, non preventivato, ma ugualmente capace di lasciarci senza parole.

A lei abbiamo lasciato la parola, con questa intervista, in modo che fosse possibile per tutti noi conoscere un po’ più da vicino il suo percorso, le sue idee e le sue passioni, nonché il cammino che l’ha portata dal primo Cosplay nel 2009 a quelli odierni.

Un ringraziamento speciale lo rivolgiamo a Jack the artist e ad Alessandro Negrini per i meravigliosi scatti che siamo stati in grado di presentare in questo articolo. Ed ora vi lasciamo alle parole di Eva, augurandovi una buona lettura.

FOTO

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INTERVISTA

Ciao Eva e grazie per averci concesso questa intervista! Parliamo un po’ di Cosplay, quali sono stati i tuoi primi approcci in questo magnifico settore?
«Ciao e grazie per questa intervista. Ho sempre avuto la passione per il mondo anime , manga , giochi ecc , e ho conosciuto il mondo Cosplay tramite una persona e precisamente Lucca Comics. Ci andai in Cosplay per la prima volta nel 2009 e da li iniziai a fare quelli che più mi piacevano».

Generalmente chi si cimenta nel realizzare Cosplay ha un cosiddetto “menù fisso” fatto di una determinata skill, un determinato abito o un singolo tema. A te, invece, piace variare molto, si può dire che la sperimentazione è la chiave dell’amore che hai per il settore?
«Mah io non ho skills precise xD , mi piace cucire la maggior parte dei miei Cosplay, ma non ho ancora sperimentato l’oggettistica per ora. Vario perché dopo che vedi una foto o un Cosplay sempre nelle stesse pose e sempre quello poi ci si stanca. Io amo posare e recitare la parte di quel personaggio che porto e sì, sperimentare è la chiave xD.
Ultimamente sto sperimentando pure la fotografia e il photoshop (non di quello dove modifichi i connotati ma solo i difetti e le luci) e diciamo che mi piace, anche se sono abbastanza ignorante in materia».

Secondo te – nel corso degli anni – cos’ha avuto di innovativo il mondo del Cosplay e a cosa dobbiamo principalmente la sua ascesa?
«Non saprei, più che innovativo vedo molta come dire rivalità?
Ammetto che spesso e volentieri avrei mandato all’aria tutto perché quando fai un Cosplay coi cosiddetti controcazzi, spendendo una cifra per farlo bene e ci somigli pure, non viene minimamente considerato; c’è sta mania dei “vips” che, anche se fanno Cosplay fatti male, non vengono criticati ma lodati in piu pubblicizzati. Mentre Cosplay che meritano davvero tanto vengono snobbati e spesso criticati a gogo.
Ragazzi il Cosplay è passione, criticate in modo costruttivo e a tutti anche ai cosidetti vips… Che sinceramente vips??? Sono persone che amano il Cosplay (la maggior parte di loro) e alcuni, dico alcuni, sono pure gentili e rispondono a differenza di altri.
Io sono umile e rispondo a tutti anche se non riesco a star dietro a tutti e spesso non ho una buona giornata, ma ci provo.
Sono sincera, e magari mi beccherò critiche, ma non amo ruffianarmi. Non è proprio nella mia genetica farlo e non per aver popolarità, anzi mi troverete impopolare proprio con questa dichiarazione: penso in molti cosplayer possano rivedersi dentro le mie parole».

Stando a quanto riportano le indiscrezioni, di recente hai avuto modo di pubblicare una superba Felicia da Darkstalkets. Questa straordinaria performance è balzato subito all’occhio del nostro direttore responsabile che non è riuscito a tenere a freno le proprie emozioni. Raccontaci, da dove è nata l’idea che vi è dietro questo Cosplay?
«Hahhahahahhaa ma daiiiiii. Ci credi che Felicia non era nei miei next Cosplay ? La feci solo perché avevo il pelo a casa per il costume e non sapendo come utilizzarlo trovai per caso lei su google, così mi dissi “perché no?”
Sai il problema era che Felicia è un Cosplay abbastanza scoperto e avevo i miei dubbi potessi starci bene, poi non sapevo se avevo il viso adatto e una marea di perplessità.
Però appena finito ero soddisfatta, specialmente cotonare la parrucca.
Non penso lo porterò mai in fiera perché non riesco a tenerlo addosso per più di un ora e le zampe sono orrende da tener addosso!!!».

Da Lola Bunny degli SpaceJam a Lamù, oramai di Cosplay ne hai realizzati davvero tantissimi nell’arco della tua sfavillante carriera (ancora tutta da vivere). Parlaci un po’ dei tuoi Cosplay.
«Lola è stata la più criticata nonostante dicessi di continuo che è la versione della fanart di Sakimi chan, ma quando le persone vogliono criticare lo fanno e basta. Per gelosia?? Perché han voglia di criticare e basta?? Non saprei, ma se dovete far critiche fatele dopo esservi informati e fatele a tutte quelle cosplayer che han fatto la mia stessa identica precisa Lola.
Lamù è un mio best, consigliato da più di una persona e tuttora quando lo indosso non sembra abbia la mia età!!
Si ho una certa età e no non me ne frega un’ acca che non sono giovane, continuerò e farò Cosplay finchè non si spegnerà la passione per questa cosa.
Ho fatto molti Cosplay, più di 30; i più difficili quelli maschili, purtroppo hai la faccia da criceto e i fianchi da donna e difficile nasconderli.
Sono tutti Cosplay di personaggi che amo tranne uno: Lizzy di Kuroshitsuji, che mi era stato chiesto per un set.
I miei preferiti sono Catwoman che mi é stato regalato, e ringrazio sempre per sta cosa, Kaileena, Trish, Claire Redfield e ora pure Nina Williams.
Ho fatto e faccio spesso videogiochi se notate; anime e manga quasi mai perché ne seguo pochi e devono prendermi.
Alle persone piace più Nico Robin o Lola o altri personaggi più noti, e io tendo a far personaggi comunque spesso sconosciuti».

Fin dall’inizio della pandemia abbiamo notato che qualcuno si è arreso, mentre altri cosplayers hanno “dato battaglia” tu, infatti, hai optato per la seconda opzione e in uno dei territori più colpiti dal coronavirus, ovvero la zona lagunare del Veneto. Come hai vissuto – da cosplayer – questi drammatici momenti?
«Sinceramente anche se sembro una ragazza a cui piace uscire, non é cosi. Sono casa, Chiesa e lavoro: faccio la modella anche se purtroppo con la pandemia sono ferma.
Sono abituata a star a casa e nessuno sa tranne pochi che nel 2017 ebbi 2 ricoveri e fui messa in isolamento: entravano solo uno alla volta e tutti intabarrati (Clostridium difficile). Non ero manco infettiva, ma se li mettevano per proteggere me che ero senza difese immunitarie. Fu un periodo orribile e per la seconda volta diventai anoressica, ma non perché lo volessi ma perchè le medicine che mi davano erano potenti e non potevo mangiare altro che pasta e petto di pollo che dopo 12 giorni credetemi la tirereste dietro anche voi a chiunque!! Ho fatto molta fatica a riprendermi poi, e appunto con il Cosplay con amici che mi son stati accanto e specialmente la mia famiglia ne sono uscita. Quindi so cosa significa quarantena e so seguire le semplici regole che han dato da seguire. Usavo già guanti e mascherina e disinfettanti, chi mi conosce lo sa quanto maniaca sono dell’igiene.
Quindi sono sempre stata in casa e lo sarò ancora per un po’, seguo e seguirò le regole e spero che anche gli altri lo facciano. Certo l’ansia ci sta sempre ma bisogna essere ottimisti 😊».

Ritorniamo alla tua strepitosa Felicia, si dice che la strada verso furry (mutant) è lastricata di concetti filosofici molto profondi, un legame indissolubile tra l’animale e l’uomo omaggiato attraverso performance artistiche di qualsivoglia tipo. Per tanto, possiamo dire che è nato un’amore per le donne-gatto?
«Heeeeeeee no xD io sono pro roditori, amo alla follia i criceti! E ( riderai lo so) sono completamente allergica ai gatti ahhahaha.
Diciamo mi piacciono ma sono più affezionata a cani e criceti».

Ancora una domandina riguardo il furry (mutant) in un ipotetico futuro ti rivedremo ancora panni di una donna-gatto?
«Beh Catwoman lo è anche se non ha il pelo xD
Ma ci sto mi stan bene, se ci son personaggi che mi piacciono tanto allora può essere».

Il mondo del Cosplay può essere competitivo come no, hai mai partecipato a gare Cosplay? Inoltre, qual’è la tua opinione riguardo il Cosplay competitivo?
«Si e non credo parteciperò mai più, non competitivamente.
Come descritto all’inizio è troppo competitivo, dovrebbe esser una passione e non dovrebbe esserci magna magna nelle gare.
Ho fatto da giudice e presentatrice e preferisco far la presentatrice, far il giudice quando hai un parere diverso perché non trovi giusto si dia merito a un Cosplay solo perché è carino e puccioso ma un altro che è stato fatto coi controcazzi viene messo da parte per questo io mi dissocio xD. Sono sempre stata sincera e non mi si corrompe anche se sei il mio migliore amico se fai un Cosplay a caso non posso darti un voto alto solo perché siamo amici mi spiace .
Poi chi non vince, se non vince perché c’era un magna magna ok posso capirlo ma se non vince perché il costume non aveva alcune cose giuste o l’esibizione non è uscita bene allora no.
Ci sono troppe persone piene di se,dovete esser umili e vivere il Cosplay per quello che è, divertimento».

Il web (nello specifico i social) sono diventati uno strumento quasi indispensabile per i cosplayers. Secondo la tua opinione, era meglio quando non c’erano oppure sono una manna dal cielo?
«Sono indecisa, da un lato sono buoni perché pubblicizzano i lavori di molto cosplayers che sono fatti bene. Dall’altro sono il male perché pubblicizzano solo i cosplayer vips xD o spesso fanservice . Oh li faccio anche io ma preferisco che vengan apprezzati i Cosplay per i quali ho messo tempo e soldi dietro.
Poi io pubblico spesso su Instagram che e quello che uso di più e la pubblicità li è difficile farla purtroppo.
tag hashtag, algoritmi…e che è!!».

Nonostante sia ormai alle spalle quella triste epoca dove chi faceva Cosplay era considerato “quello/a strano/a” c’è sempre una strenua minoranza di persone che ha una brutta opinione del nostro settore. Secondo te a cosa è dovuto e quel’è il tuo giudizio su costoro?
«A dire il vero a me dicevano ero strana quando mi tingevo i capelli rosa o arancione quando avevo 16 anni e ora vedo 70enni che si fanno blu ✌ le stesse che mi criticavano…quindi come vedi non centra manco molto il Cosplay ma i pregiudizi della gente.
Chi dice ste robe spesso non ha una vita sociale o non sa far altro che far i leoni da tastiera o criticare gli altri perché sono cattivi tutto qua.
Se uno mi dicesse che son strana perché faccio Cosplay io ora gli risponderei “almeno io metto la parrucca e cambio colori di parrucca ma sono bionda, tu sei verde blu o quel che è e quindi dovrei chiamare strano pure te no?? ma non lo faccio perché sono solo scelte di vita”».

In ultimo, al fine di porgere un saluto agli amici della “Mankey News”, cosa desideri dire ai nostri lettori?
«Vivete i vostri sogni, non badate le critiche, non mollate solo perché altri vi dicono di mollare…Vivete il Cosplay come passione. E potete aver anche 100 anni potete fate Cosplay fino a quando vi pare!!!».

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