Gli abusi di genere all’interno del Cosplay, delle aberrazioni che si consumano nel silenzio generale

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Gli abusi by web danneggiano sempre più il Cosplay e le cosplayers: nel silenzio generale, avvengono delle oscenità che non possono essere tollerate

“Mi fai vedere le tue mani?”, “no”, “allora sei una t**ia!”

“Sono uno schiavetto perfetto pronto a leccarti i piedi

“Ah, ma tu non sei quella ragazza che mostra immagini pornografiche su internet?”

Siete sincere amiche cosplayers, in quanti ogni giorni si presentano con queste oscene dichiarazioni, sia nei commenti delle vostre foto che nelle chat? Che sia Instagram, Facebook, Twitter, TikTokTelegram o Whatsapp, la storia è sempre la stessa, il “Cosplay is not consent” – azione che ha avuto molto successo in ambito fieristico – non ha funzionato nel mondo dell’online e, spesso, troppo spesso, dal deep web spuntano questi oscuri figuri.

Come sempre, vi dico che mi esimo dal citare alcune conversazioni che possono riguardare vittime e carnefici, lo faccio unicamente per una questione di privacy, sebbene, alcuni, meritano di essere “gettati in pasto” alla polizia postale, senza se e senza ma.

Fatta eccezione per alcune persone con chiare patolgie psichiche, molti abusi di genere a danno dei cosplayers si consumano per una sola ed unica ragione… La perversione, in cerca di soddisfare gusti sessuali estremi, certi soggetti confondono il mondo del Cosplay per un baccanale che pullula di pornostar pronte a soddisfare i desideri più nascosti. Questa è follia.

Come ho citato nel mio profilo: «le cosplayers commerciano legalmente foto esclusive interamente dedicate al Cosplay, non vendono prestazioni sessuali o foto osé» trattare le cosplayers come se fossero delle pornoattrici o – peggio ancora – delle postitute, è una delle più grandi offese che si possa fare al nostro amato settore.

Alcuni avanzano delle critiche, affermando che alcune cosplayers pubblicano foto un po’ estreme, ma questa è la palese dimostrazione che, alcuni utenti, conoscono ben poco questo mondo e non sanno che vi è un dibattito aperto nelle comunità per quanto concerne la pratica del Cosplay NSFW, categoria dove molte ragazze mostrano – in canali che tutelano l’utenza – i propri lavori in desabiles.

Tuttavia, le ragazze che non praticano il Cosplay NSFW debbono essere tutelate e rispettate, cosa che purtroppo non avviene quando vengono lasciate sole in balia di questi maniaci. Nelle comunità leggo pochissimi post di persone che si battono per la tutela delle cosplayers e i miei colleghi non si sprecano molto per dare voce a questi incresciosi episodi… Questa cosa, purtroppo, non ci fa onore!

Le cosplayers ci regalano momenti indimenticabili, ci piacciono i loro gesti, le loro skill e loro performance, ma con quale spirito una ragazza si cimenta nella realizzazione di un Cosplay quando sa – per certo – che alcuni lavori attorano a sè gli occhi indesiderati di questi biechi profili dediti a far pagare ad altri il prezzo delle loro palesi patologie?

Lancio un appello a tutti i cosplayers, al dì la delle polemiche, al dì la delle opinioni personali, al dì la di ogni ideologia, unitevi contro questa piaga, fate dell’associazionismo, realizzate gruppi di discussione, perché il silenzio uccide il mondo del Cosplay.

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