Atto inaudito, bannati i Cosplay di Pocahontas – L’editoriale del direttore

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In alcuni gruppi statunitensi sono stati bannati i Cosplay dedicati al personaggio Disney di Pocahontas, si sta superando ogni limite

Fare Cosplay negli Stati Uniti d’America ai tempi dei Black Lives Matter è divantata una vera e propria impresa, a testimoniarlo è un accaduto che sta spopolando nel web correlato ad un divieto tassativo di condividere perfromance artistiche dedicate al personaggio Disney, Pocahontas.

Dopo i numerosi casi di censure, boicottaggi e flamewars dedicati all’ormai scottante tema del blackface, la fobia di un razzismo che non esiste pone limiti inaccettabili al motore dell’industria creativa… Ovvero il Cosplay.

Evidentemente, tra una statua abbattuta e l’altra, tra una via cancellata e l’altra, tra soprusi e violenze alcuni Black Live Matters psicotici hanno deciso di mettere le mani anche sul nostro settore, mettendo ai cosplayers la pulce nell’orecchio del razzismo quando il razzismo esiste solo nelle loro teste.

Tuttavia, questi episodi non coinvolgono solo il mondo del Cosplay, bensì tutto il mondo nerd, visto che, per i giochi di ruolo e l’intero mondo fantasy, il concetto di “razza” diviene un tema tanto scottante da far balenare nella testa ai vertici della Wizard di bandire questa parola dai loro manuali… Siamo alla follia più totale, ma il caso Pocahontas non è da meno.

Per capire cos’è il razzismo, non c’è bisogno di consultare qualche manuale radical chic, ma semplicemente aprire un dizionario o leggerne uno online. L’enciclopedia Treccani, infatti, recita quanto segue: «Ideologia, teoria e prassi politica e sociale fondata sull’arbitrario presupposto dell’esistenza di razze umane biologicamente e storicamente “superiori”, destinate al comando, e di altre “inferiori”, destinate alla sottomissione» e questo è un male, ma non c’entra assolutamente nulla col Cosplay.

Il Cosplay è una forma d’arte, ci teniamo a precisarlo per coloro che hanno perso questo questo concetto pr strada ed essa permette a chi la genera di offrire al prossimo un qualcosa di unico e creativo che parte da dentro per comunicare sentimenti liberi, unici ed autentici… Non il razzismo!

Alcuni gruppi americani – in nome del razzismo – stanno bandendo i Cosplay dedicati a Pocahontas, perché – secondo le loro idee contorte – l’opera della Disney rievoca questo cancro… Dunque, amici lettori, so che alcuni di voi saranno in totale disaccordo con queste mie affermazioni, ma per me questa è una verità assoluta: il negare un Cosplay in nome del razzismo è come distruggere deliberatamente un quadro o una scultura! E questa furia iconoclasta deve finire!

Noi della “Mankey News” non possiamo fare a meno di esprimere la nostra solidarietà verso i cosplayers (italiani e non) che si sono trovati una porta in faccia sbattuta da qualche gruppo statunitense. Tenendo a mente che gli Stati Uniti d’America sono dei luoghi magnifici che quotidianamente danno tanto al Cosplay e non meritano di essere danneggiati in termini di immagine da una strenua minoranza dedita a generare armi di divisione di massa, il Cosplay unisce sempre e noi spalanciamo ampi portoni verso tutti i tipi di Cosplay, nel rispetto delle norme e delle leggi degli Stati.

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