NSFW, i Cosplay oggetto di posizioni divisive all’interno del settore: l’editoriale del direttore

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NSFW significa: “non addetto ai lavori” ed è uno dei termini più vecchi dell’era digitale. Tuttavia, cosa rappresenta per il mondo del Cosplay?

Nel corso del tempo è stato utilizzato nel mondo del Cosplay per sezionare tutti i cosplayers che realizzano
performance artistiche dove – per ragioni inerenti al personaggio o per puro diletto – mostrano personaggi maschili scoperti: seni, fianchi e quant’altro divengono (nei limiti dei social o di Patreon) alla portata dell’utenza. Tutto ciò esclude le altre branche del Cosplay (Original, Steampunk, Goth, Solarpunk ecc. ecc.) in quanto, quando si parla di NSFW, si entra in un mondo a parte, dove esistono posizioni divisive e contenuti che raggiungono indici di share spesso al dì la della portata di un comune cosplayer.

Come abbiamo detto in precedenza, le opinioni riguardo i Cosplay NSFW sono indice di contrasti, nel web nascono ripetuti flame war proprio a causa di questo argomento che si innesca non appena viene condiviso o pubblicato un Cosplay un po’ più scoperto del solito. C’è chi pensa che il NSFW non è vero Cosplay in quanto, in moltissimi casi, i performer che si dilettano a mostrare le proprie grazie, distruggono completamente le caratteristiche naturali del personaggio impersonato. Altri, invece, ritengono che i cosplayers dovrebbero fare quallo che vogliono senza alcuna restrizione di sorta, in quanto il settore del Cosplay è strettamente correlato alla libertà di interpretazione.

Chi ha ragione e chi no? A questa domanda nessuno può dare una risposta perché si entra nel calderone delle opinioni personali, un mondo dove spesso, forzare troppo la mano spinge gli utenti – per rimanere in tema con la similitudine – ad rimanere troppo sul fuoco. Eppure, sia i cosplayers che coloro che ruotano attorno al settore (professionisti come: pubblicisti, blogger, fotografi, cosmaker ed organizzatori) sono, in un certo qual modo, obbligati a prendere delle decisioni e, quindi, a presentare delle valide analisi che possano essere, nei limiti del possibile, concilianti per tutti.

In molti conoscono la posizione della “mankeynews.com” che, da sempre si schiera in difesa della libertà di qualsivoglia cosplayer. E, sebbene è un peccato notare che un termine come NSFW è diventato una vera e propria etichetta per i cosiddetti “Cosplay Hot”, debbo constatare che delle differenze tra due diversi modi di fare Cosplay, possano garantire a tutti una convivenza pacifica tra le diverse anime del settore. Anche perché il mondo del Cosplay è frequentato – seppur in parte – da una comunità fatta da minorenni e, quindi, è un bene tutelare tutti sfruttando gli strumenti essenziali offerti dai social e dal web (ad esempio: hashtag, tag, titoli, comunity rank ecc. ecc.) e tutti coloro che desiderano esprimere la propria arte attraverso un certo modo di fare Cosplay (escludendo i nudi artistici che appartengono ad un altro settore) possano operare in completa sicurezza in circuiti che non vanno ad intaccare con chi decide di scegliere altro.

Ergo, per quanto concerne l’acronimo NSFW, possiamo concludere dicendo che i pubblicisti, i fotografi e i cosplayers possono impegnarsi ad utilizzarlo per porre un pacifico distinguo – a mio parere – indispensabile per evitare di innescare inutili crociate e, conseguentemente, escludere certi performer da questo settore, salvaguardando così quel flusso infinito di libertà, arte e spensieratezza che caratterizza da sempre il mondo del Cosplay.

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