Il mondo del Cosplay è sotto attacco, diciamo basta: la parola d’ordine è “rispetto”

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Di recente abbiamo visto una scena oscena: un autore si è scontrato con alcuni cosplayers innescando un flame che sta facendo il giro del web, diciamo basta

Di recente abbiamo avuto modo di assistere ad uno scontro, un qualcosa che andava evitato: una comunità di cosplayers e un autore. Questa disputa si è evoluta ed ha permesso a quest’ultimo di screditare tutto il nostro settore.

Nella dinamica dei fatti, ci sono state delle parti in gioco che sono state danneggiate – cosplayer soprattutto – da alcune affermazioni che io ritengo fuori dalla grazia di Dio. Anche io sono un autore e, come tale, commetto degli errori perché sono sempre messo sotto pressione. Spesso mi capita anche di elaborare dei pensieri che vanno in contrasto con la comunità che mi dà lavoro, ma quello che non deve mai mandare è il rispetto.

Mi esimo dal citare le parti in gioco, sia per rispettare la loro privacy, sia per evitare di dare visibilità a chi non la merita, ma l’industria dell’arte creativa è una macchina che consente a moltissimi settori – soprattutto quello nerd – di avere l’attenzione che merita. È grazie ai cosplayers semplici, quelli che riescono a gestire a meglio il dualismo di ambizione e divertimento, a fornire al mondo nerd, otaku e geek quel pizzico di pepe in più che ha generato – e genera tutt’ora nonostante il COVID – un capitale che è sotto l’attenzione di esperti di tutto il mondo.

Per tanto, questi episodi mi generano quella “rabbia lucida” citata dalla mai dimenticata Oriana Fallaci, quella forza giusta che mi permette di dire che il mondo del Cosplay va preservato da chi sfrutta – impunemente – il gusto del brutto per avere visibilità. È necessario comprendere che le nostre professioni deve essere svolta a servizio dei lettori e non dei singoli, a sostegno di chi ama e non di chi odia.

Tracciando questa via, possiamo svolgere un’azione coordinata e continuativa finalizzata a contenere l’avanzata di coloro che amano sguazzare nei flame rovinando, conseguentemente, tutti quelli che – lavorando e sacrificandosi per il settore – hanno reso grande il mondo del Cosplay. Dobbiamo attrezzarci e farlo ora, prima che sia troppo tardi, rendendo – sotto la parola d’ordine “rispetto” – inefficaci i vili strumenti da hate-trolls che dominano il web da oltre vent’anni.

Abbiamo questa grande possibilità di mettere un punto a quei siti e quelle pagine che distruggono e umiliano il nostro lavoro, quello di cosplayers che lavorano mesi su un materiale, anni sulla scelta di un makeup, tecnici che lavorano sulla meccanica di un costume e PH che sudano sette camicie per lo scatto perfetto.

È una occasione d’oro per rimuovere un tumore che ci stiamo portando avanti da troppo tempo… E possiamo farlo “facendo rete” facendo, conseguentemente, calare a picco chiunque non rispetta il lavoro altrui. Pensateci amici cosplayers.

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