Rimembro ancora la parata delle “The Amazing School of Special Effects” all’Halloween Parade, è tempo di riscoprire l’arte attraverso il Cosplay
Sono passati solo due anni da quando in Giappone (nella città di Kawasaki) si è festeggiata la 22esima parata annuale dell’evento di Halloween, in quella data, un gruppo di studentesse della “The Amazing School of Special Effects” ha pensato bene di mascherarsi ispirandosi all’arte.
A me preme molto questo piccolo anfratto di Cosplay, è un momento che mi porta al fiorire del ricco e possente splendore sibaritico, ve lo dico perché – di fronte a questa favolosa idea – non possiamo fare altro che seguire questo grande esempio.
Siamo alle soglie del Carnevale di Venezia e del susseguirsi di tutti gli eventi Steampunk, nonché goth presenti – a cadenza annuale – sul territorio nazionale e non possiamo fare a meno di omaggiare l’arte attraverso il Cosplay.
Il mio è consiglio spassionato diretto a tutti i cosplayers, esso ha radici profonde che riecheggiano attraverso gli sfarzosi richiami citati nei trascorsi pezzi correlati al binomio fra arte e Cosplay e può – senza se e senza ma – divenire un messaggio potente e unitario.
Stando a quanto riportano le indiscrezioni, era una serena giornata dove si teneva l’Halloween Parade a sud di Tokyo e, per le strada facevano il loro ingresso questi bellissimi capolavori: la Gioconda, Van Gogh, “La ragazza con l’orecchino di perla” e persino il maldestro restauro di un Cristo spagnolo ormai rovinato dopo una pulitura errata, tutti a dire “noi ci siamo ed amiamo le bellezze del mondo”.
Noi italiani siamo i discendenti di svariati titani dell’arte gotica, medievale, rinascimentale, barocca e di altri grandi periodi, da Firenze a Venezia, per poi passare per Roma e Napoli, vi è tutto ciò che ci occorre per trarre il meglio dai nostri Cosplay e trasmettere la passione per le opere d’arte, offrendo al pubblico il giusto equilibrio tra il cosiddetto main stream e il must have.
Insomma, il mio monito è il seguente: facciamo sì che ci sia un incontro fra il Bosforo e i Dardanelli, vi sono moltissime persone che – per svariati motivi – si sono disaffezionati a miti come Botticelli, Brunelleschi, Ghiberti, Masaccio e a stento ricordano gli artisti più famosi, come Michelangelo, Donatello e Leonardo.
Grazie a questa grandissima iniziativa (una parata che era composta da 2500 partecipanti) il Cosplay può divenire davvero un mezzo di diffusione potentissimo e intramontabile, in grado di stimolare la conoscenza delle virtù dei tempi trascorsi, epoche dove ogni dominio della conoscenza veniva rispettato in quanto tale.
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