Ieri si è svolta la videodiretta #AperiMusicConArtista, si è parlato di Cosplay e del nuovo singolo con Giada Robin

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#AperiMusicConArtista: Giada Robin e Sandro Capone parlano del nuovo singolo “Chemical Lust” e si interrogano sul futuro del mondo del Cosplay

Si è svolta ieri sera alle ore 18.00 l’attesissima diretta con Giada Pancaccini (in arte Giada Robin) e Sandro Capone dei The Pheromone Syndicate, il loro progetto electro-rock. I due si sono incontrati sul set di un video musicale e hanno poi deciso di collaborare insieme per l’uscita del singolo “Mask Off”. Un #AperiMusicConArtista (a cura di Zenart) estremamente variegato, in cui si sono toccati diversi argomenti: dal mondo della musica fino ad atterrare nell’universo dei cosplayers.

La canzone “Chimical Lust” – un omaggio alle sonorità degli anni ’80 – è stata interamente prodotta in questo tempo di quarantena insieme al nuovo album.

«Visto che c’era la quarantena e dovevamo stare chiusi in casa, abbiamo deciso di rendere produttivo questo periodo» racconta Sandro Capone «“Chimical Lust” è il pezzo che abbiamo scelto per lanciare il nostro nuovo disco, la prossima settimana uscirà “Next Level”, un brano che richiama il sound dei videogiochi degli anni ’90».

In vista della riapertura dei teatri dopo il 15 giugno, si è poi affrontato l’argomento legato al futuro del mondo del Cosplay e della musica, in quanto recentemente i concerti e i grandi eventi di quest’estate sono stati annullati.

«Sono un pò preoccupata per il Lucca Comics» ammette Giada Robin «anche se in Italia hanno iniziato a riaprire le attività, gli eventi di questo tipo sono frequentati da migliaia di persone, e in una città come Lucca è impossibile riuscire a mantenere un controllo tale da far svolgere il tutto in sicurezza. Per smaltire questo virus ci vorrà del tempo».

Per quanto riguarda i concerti, i “The Pheromone Syndicate” hanno intenzione di portare la loro musica in giro e di riprendere il tour sospeso a febbraio a causa del lockdown.

Sandro Capone si è espresso in merito alla riapertura degli spettacoli dal vivo dicendo che: «Bisognerà ripensare gli spazi: con le nuove disposizioni che prevedono il limite di 200 spettatori per i teatri al chiuso e 1000 per quelli all’aperto, le persone potrebbero pensare di andare a vedere un concerto per ritrovarsi in un’atmosfera più intima. Il pubblico insomma invece di affolarsi dentro un unico San Siro andrebbe a distribuirsi all’interno di più locali».

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