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Loreno Leno Prandini fa rivivere il personaggio letterario e cinematografico ideato e interpretato da Paolo Villaggio, Ugo Fantozzi

Ugo Fantozzi, il ragioniere più amato di sempre, è ormai divenuto un must della mia e della generazione dei miei genitori, questo perché vi è tanto amore dietro ogni romanzo e dietro ogni film del grande Paolo Villaggio (autore della straordinaria maschera).

Chiunque può affermare – senza commettere alcuno sbaglio – che, la corsa sul filo per timbrare il cartellino, la Bianchina semi-distrutta con la quale andare in ferie, le angherie da parte dei potenti di turno e quella nuvola nera che non si stanca mai di inseguirlo, rende Fantozzi un simbolo dell’era contemporanea e di quell’austerity ingiusta che attanaglia la vita dell’uomo comune.

Dietro Fantozzi esistono molti riferimenti ad Orwell e altri grandi maestri del distopismo, ma – nonostante questa connotazione prettamente letteraria – questo personaggio ha fatto breccia nel cuore degli italiani, i quali hanno saputo offrire al mai dimenticato Paolo una grande accoglienza anche nel mondo del Cosplay.

Sono in tanti coloro che si cimentano, infatti, nella realizzazione di Fracchia, Fantozzi e dei personaggi che ruotano attorno ai protagonisti letterari e cinematografici di Paolo, che da attore è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante tra i mostri sacri della commedia all’italiana, quella leggera, quella fatta da quegli equivoci che hanno dispensato emozioni a vari livelli e unito i gusti di tutti gli italiani.

Tra i tanti cosplayers di Fantozzi, spicca la performance di Loreno Leno Prandini che – coadiuvato dai sublimi scatti dei PH: Giuseppe Serio, Aquila Wembli e Paolo Giovannini – ha avuto modo di realizzare lavori in grado di comuncare al pubblico – con naturalezza e audacia – la propria idea del ragioniere, regalando così un chiaro e vivido omaggio a quei vent’anni di esilaranti siparietti e momenti di grande cinema.

Con tutti i Fantozzi (dal primo a Fantozzi 2000) possiamo godere di una trama estremamente studiata e accurata, realizzata da Paolo Villaggio con un intento di fondo che si nascondono dietro delle scene comiche ormai leggendarie, si tratta, infatti, di un intento che Loreno ha fatto suo e mostra concedendosi al pubblico con grande gioia e rispetto verso ciò che interpreta.

Che dire amici? Il Corriere della Sera ha inserito i film dedicati a Fantozzi tra i 100 da salvare in quanto autori del cambiamento della memoria collettiva della Nazione tra gli anni Quaranta ai Settanta. Tuttavia, credo che il gesto di Loreno ed altri cosplayers sia l’unico in grado di regalare qualche momento di Fantozzi anche alle future generazioni, spesso troppo esposti alle leggerezze del nuovo millennio per prendersi un po’ di tempo per sentire col cuore una delle migliori opere umoristiche mai esiste.